Skylar Greene
FREYA
Non sono mai stata nel regno dei lupi mannari, ma è enorme e bellissimo. Per quanto casa mia sia grande, ogni dimora a cui siamo passati davanti sembra ancora più spaziosa. Mi domando che aspetto abbia quella del branco di Jasper.
Ricordo che mia madre mi ha raccontato che ogni comunità di lupi mannari ne ha una. Immagino che quella di re Ezra sia enorme, dato che il suo è il branco più numeroso di tutti.
Dopo aver attraversato una città piena di negozi, che dovrò visitare una volta sistemata, ci fermiamo davanti a una magnifica villa che, al suo interno, sembra contenere ulteriori appartamenti e case. Ai lati si trovano molte case normali per i membri della comunità, proprio come mi aveva spiegato mia madre.
L'autista parcheggia l'auto e Jasper mi prende la mano mentre la gente comincia a uscire dalla porta principale della casa. Si dirigono verso il veicolo per occuparsi dei bagagli mentre noi scendiamo, Greta al nostro seguito.
Mentre Jasper ci conduce all'interno della villa, non posso fare a meno di fermarmi ad ammirare ciò che mi circonda. Al centro dell'alto soffitto c'è un lampadario di cristallo che illumina l'intero corridoio. Nel soggiorno c'è un divano enorme e un dipinto del più grande lupo nero che abbia mai visto.
Sono ipnotizzata dai suoi occhi verdi e brillanti, dalla sua posa rigida e lo sguardo feroce. C'è qualcosa in quell'immagine che mi chiama, anche se noto che Greta sembra averne paura.
Jasper ci ordina di seguirlo su per le scale, interrompendo le mie fantasticherie. Quando arriviamo al secondo piano, mostra a Greta la sua stanza, dopodiché continuiamo fino al terzo piano, dove mi indirizza alla sua. Percepisco il suo odore, ma anche uno più femminile.
Noto che il mio bagaglio non è ancora qui e tiro un sospiro di sollievo.
"Cosa c'è che non va, Freya?" Mi domanda il principe.
"La tua stanza deve essere pulita". Jasper si guarda intorno, chiaramente sconcertato. "C'è un altro odore che non è il tuo".
Inala a fondo e sgrana gli occhi. Dal momento che non l'ha notato, deve essere abituato a quel profumo, e l'espressione colpevole sul suo volto non fa che confermare il mio pensiero.
"Dormirò in un'altra stanza", dico girando i tacchi e uscendo dalla sua.
Le voci sul principe dicevano che non dormiva mai con la stessa donna per più di una notte, eppure esisteva un'eccezione. Gli era così vicina che non si accorgeva nemmeno del suo profumo che aleggiava ancora nella stanza.
Jasper mi segue fuori. "Freya", mi chiama.
Io scuoto la testa. "Ascolta, Jasper, ci siamo appena conosciuti e sono sicura che hai avuto altre esperienze prima di me, ma credo sia meglio se per ora dormiamo in stanze separate".
Lui mi afferra la mano, mi tira verso di sé e mi abbraccia forte. "Vuoi almeno rimanere su questo piano con me?"
Annuisco e lui tira un sospiro di sollievo. Poi mi appoggia il mento sulla testa e dice: "Prima che mi dimentichi, il quarto piano è off limits. È territorio di mio fratello e non gli piace che la gente vada a curiosare".
Annuisco di nuovo. Visto quello che ho sentito sul suo conto, non sono sicura di voler passare del tempo con re Ezra.
***
Dopo essermi sistemata nella stanza di fronte a quella di Jasper, scendo al piano di sotto per andare da Greta. Dopo due bussate arriva ad aprirmi la porta.
"Come ti stai ambientando?" Chiedo.
Mi fa cenno di sedermi al tavolo della sua stanza e risponde: "Bene, signorina Freya, e voi?"
Trasalisco e lei se ne accorge. "Cosa c'è che non va?" Chiede.
Faccio un respiro profondo. Sono sempre stata in grado di dirle tutto; questo è uno dei motivi per cui le ho chiesto di venire con me, oltre al fatto che mi avrebbe fatto piacere vedere un volto familiare in questo territorio sconosciuto.
"Nella sua stanza aleggiava il profumo di un'altra donna". Rabbrividisco. "C'era odore di loro due insieme".
Sono imbarazzata. Ho lasciato il mio regno, casa mia, per Jasper, e ho già dei problemi con lui.
Greta si tamburella un dito sulle labbra. "Non ci posso credere, pensavo fosse un gentiluomo. Dove andrete a stare? Potete stare in camera con me, oppure possiamo tornare a casa".
Greta sa sempre cosa dire per farmi sentire meglio.
"Starò in una stanza degli ospiti al terzo piano", rispondo. "Sapevo che non era vergine, ma non pensavo che portasse delle donne in camera con lui".
Greta si lascia andare a un cenno con il capo, ma non risponde.
"Inoltre", aggiungo, "è vietato andare al quarto piano. È lì che risiede il re".
La mia madrina sgrana gli occhi, sorpresa, poi si affretta a nascondere lo sgomento e passiamo le successive due ore a chiacchierare. La nostra conversazione viene interrotta solo quando qualcuno bussa alla sua porta per dirci che la cena sta per essere servita.
Io e Greta seguiamo il servitore fino alla sala da pranzo, dove vedo sedute diverse persone, nessuna delle quali riconosco, visto che Jasper non mi ha ancora presentata. Non sapendo cosa fare, do un'occhiata alla stanza, che mette in ridicolo tutta casa mia.
Dopo qualche minuto, Jasper fa il proprio ingresso e si guarda intorno. Suppongo che stia cercando me. Prima che possa incrociare il suo sguardo, una ragazza bionda e formosa mi passa accanto, e io ne percepisco l'odore. È lo stesso che c'è nella stanza del principe.
La ragazza gli corre incontro e gli salta in braccio. Lo bacia sulle labbra, mentre lui le cinge la vita e ricambia.
***
Dopo aver visto Jasper baciare quella ragazza nella sala da pranzo, corro nella stanza di Greta. Non mi sorprende che la mia madrina mi segua, ma mi stupisce che non lo faccia il mio compagno.
Immagino che quella ragazza sia più importante di me, per lui.
La mia lupa ulula nei meandri della mia mente. "Andiamo a ucciderla, Freya. Sta baciando il mio compagno".
"Lupa, anche lui la sta baciando. Non è responsabilità di lei fermarlo. Dovrebbe essere lui… Dovrebbe volerla fermare".
La mia lupa mugola, condividendo il mio dolore. Dopotutto, conosciamo tutti i sentimenti dell'altra.
Non posso credere di aver deciso di dare a Jasper un'altra possibilità, dopo il fiasco con Penelope. Non posso credere che abbia baciato un'altra ragazza davanti a me. La ragazza il cui profumo permea la stanza di colui che dovrebbe essere il mio compagno.
Una volta raggiunta la sua camera, Greta mi massaggia la schiena mentre piango. A un certo punto mi chiede se voglio che chiami mio padre, ma io glielo impedisco. So che ha buone intenzioni, ma non voglio farlo preoccupare. Mi aveva dato la possibilità di restare a casa e io avevo scelto stupidamente il mio compagno. L'uomo che fino a ora mi ha fatta solo soffrire.
Jasper si presenta alla porta di Greta solo dopo che le mie grida si sono trasformate in singhiozzi. Fortunatamente, senza che io dica nulla, lei si rifiuta di farlo entrare. Lui implora di vedermi, ma io non riesco nemmeno a prendere in considerazione l'idea.
Dopo un'ora o più, Greta riesce finalmente a convincere il principe a lasciarci sole. Esausta, la mia madrina si mette a dormire, ma io non ci riesco. Non riesco a smettere di pensare a Jasper e a quella ragazza, insieme.
D'un tratto sento un dolore acuto al petto, e so che si stanno baciando di nuovo.