Infinity

Zayla

Dopo quel giorno, il mio misterioso compagno sembrava rimanere nei paraggi. Non si avvicinava mai abbastanza da permettermi di vederlo, ma sempre abbastanza da poterne sentire l'odore.

Il suo profumo era sempre persistente nell'aria intorno a me. Lasciando costantemente me e la mia lupa in uno stato di desiderio.

A volte di notte, se ero fortunata, riuscivo anche a vedere, quando la luna compiva i suoi rapidi movimenti nel modo giusto, l'ombra della sua silhouette..

Ho provato per i sei anni successivi ad attirarlo verso di me, solo per intravederlo, anche solo di sfuggita.

Credetemi, so quanto sembri disperato tutto questo, ma non sapete com'è. La maggior parte del tempo l'ho passato a parlare con lui di cose casuali... Beh, a parlare verso dove speravo che fosse.

Qualsiasi cosa per riuscire a farlo anche solo parlare, ma nulla. Dopo il mio quindicesimo compleanno, non mi ha detto più una parola direttamente, ma a volte,proprio quando ero sul punto di addormentarmi, lo sentivo.

Mi diceva che ero divertente, che gli piacevano le mie storie o semplicemente mi dava la buonanotte.

Ma ogni volta non era mai abbastanza forte da poterlo sentire con orecchie normali.

Onestamente, se la mia lupa non si stesse impegnando così tanto per trovarlo, probabilmente non l'avremmo nemmeno sentito. La sua voce sembrava sempre portata dal vento.

***

Oggi è il mio ventunesimo compleanno, ed essendo una creatura abitudinaria, mi aspettavo che oggi andasse come è andata da quando ho compiuto quindici anni. Con lui che mi lascia un regalo nella tasca dei pantaloni dopo la corsa del nostro branco.

Oltre alla mia collana di farfalle, per il mio sedicesimo compleanno mi ha regalato un bellissimo braccialetto d'oro bianco che non conteneva altro che un piccolo ciondolo a forma di torcia.

Ero completamente confusa sul significato della torcia ma l'ho attribuito a qualcosa di cui probabilmente non avrei mai avuto la risposta.

Così ho imparato a far tesoro della casualità del mio compagno e dei suoi regali.

Per i miei diciassette anni, il mio compagno mi ha lasciato un altro ciondolo, questa volta a forma di lupo. Il lupo era scolpito in una roccia nera con piccole venature rosse e oro che la attraversavano.

Non avevo mai visto materiale del genere prima. Onestamente ero così curiosa della roccia e di cosa fosse fatta che l'avevo portata a mio zio Silas per vedere se sapeva cosa potesse essere.

Mio zio, essendo una specie di storico, avrebbe saputo meglio di chiunque altro di cosa fosse fatta.

Lui, tuttavia, era altrettanto perplesso e affascinato quanto me dal fascino e dal tipo di materiale con cui era stata scolpita.

Dopo aver cercato in tutti i suoi archivi, si è offerto di mandarla a un laboratorio per testarlo, ma il mio cuore e la mia lupa non potevano separarsene.

A diciotto anni mi fu dato un ciondolo a forma di S. Ho pensato che fosse una lettera del suo nome, ma questo è tutto da vedere.

Al mio diciannovesimo compleanno, ho ricevuto un ciondolo con "Lux" inciso su un'opale a forma di cuore.

E al mio ventesimo, ho ricevuto un altro cuore, ma questa volta era fatto d'oro rosa ed era collegato al simbolo dell'infinito.

Il ciondolo era quasi identico al marchio dei miei genitori, il che lo rendeva ancora più speciale per me. Ogni anno aveva pensato ai miei ciondoli in modo perfetto, ognuno dei quali significava per me più del precedente.

Quest'anno la mia eccitazione era alle stelle, la mia mente fantasticava tutto il mese prima su quale sarebbe stato il mio nuovo ciondolo.

Voglio dire, era l'unica cosa su cui potevo sempre contare di lui, quindi non era sorprendente che mi aspettassi un altro pezzo per il mio braccialetto.

Ma invece non ho ricevuto nulla.

Non mi sono data pace per tutto il giorno, non riuscendo a superare il dolore per il fatto che si fosse dimenticato di me. E alle 11 di sera, tutti in casa erano silenziosi e io ero incazzata nera, per non dire altro.

Raccogliendo un asciugamano dall'armadio, esco dalla porta sul retro e scendo lungo il sentiero che porta al fiume.

Dopo essermi allontanata dalla vista degli altri, posso finalmente sentire che lui è qui ora, dopo essere stato assente tutto il giorno. Eppure non presto nemmeno un briciolo di attenzione al suo odore, nonostante la mia lupa mi stia implorando di farlo.

Arrivando alla riva, poso rapidamente il mio asciugamano, slaccio il mio braccialetto e lo metto sopra l'asciugamano prima di togliermi la canottiera e il reggiseno.

Quando inizio a far scivolare giù i pantaloncini, lo sento.

Grugnisce come se stesse soffrendo, mentre la mia biancheria colpisce il suolo con un movimento rapido.

Non posso fare a meno di sorridere. Di solito è così bravo a rimanere nascosto, ma stasera ho ottenuto una reazione da lui.

Tuffandomi nell'acqua, faccio qualche giro veloce a pelo d'acqua, permettendo alla luna di brillare e mostrare le mie curve bagnate e nude nel modo più brillante possibile.

Assicurandomi di rimanere nei punti illuminati dell'acqua... in questo modo, se lui sarà qui, sarà costretto a vedermi tutta.

Durante il mio ultimo giro, ne sento l'odore. E l'eccitazione!

Deve essersi avvicinato, perché la sua eccitazione mi colpisce così tanto che fermo tutti i movimenti, con l'acquolina in bocca per l'odore.

E la mia lupa comincia a impazzire, cercando di uscire da me con gli artigli per arrivare a lui.

Il suo bisogno primordiale di soddisfare la sua fame sovrasta il mio bisogno di respirare.

L'odore di lui è così forte che gemo mentre i miei ormoni prendono il controllo di ogni parte di me.

Non riuscendo più a gestirla, nuoto verso la riva, senza nemmeno preoccuparmi di prendere i miei vestiti. Cammino fino al punto in cui il suo odore si sente maggiormente.

Ovviamente lui non è lì. Voglio dire, non c'è mai, ma resto lì a sorridere, perché l'ho preso! Ho finalmente capito come arrivare a lui.

Non volendo svelare il mio piano, ridacchio leggermente scuotendo la testa, divertita dal suo errore di volontà, prima di tornare alla riva e prendere la mia roba.