Lottando per una seconda chance - Copertina

Lottando per una seconda chance

Aimee Dierking

Capitolo 7

Sammy stava passando un pomeriggio tutt'altro che piacevole.

Aveva portato la macchina dal meccanico e Adam, un caro amico di Derek, le aveva comunicato che non c'era più niente da fare. Sapeva che era la jeep di suo padre e che lei le era affezionata, ma era giunto il momento di dirle addio.

"Sammy, è tutto usurato.

Non ha senso sprecare i tuoi soldi per ripararla ogni due o tre settimane, perché ormai siamo arrivati a questo punto. Ti farà spendere denaro a ogni minima cosa e so che potresti investirlo meglio".

Lei sospirò, consapevole che Adam aveva ragione. Le propose di lasciare la jeep nel suo garage mentre prendeva una decisione. Uno degli altri meccanici la riaccompagnò a casa e lei dovette affidarsi al pick-up del ranch fino a quando non avesse trovato un'alternativa.

Dopo aver portato Gracie alla lezione di danza classica, aveva ancora un'ora per sbrigare alcune commissioni, prima di doverla andare a riprendere.

Passò in tintoria e poi si fermò in pasticceria per ritirare una torta che Lynn voleva regalare a Mike. Esaminò l'abito che aveva appena fatto lavare e sembrava in ordine.

Aveva in programma un'altra uscita con Brett, un ragazzo conosciuto in palestra e con cui aveva stretto amicizia negli ultimi mesi. Il loro quarto appuntamento era fissato per la sera seguente. Era nervosa, ma sapeva che era un bravo ragazzo.

Le sue relazioni non erano mai andate oltre questo punto perché o volevano fare sesso o lei non poteva fare a meno di paragonarli a Jake. Sospirò dirigendosi verso la pasticceria, situata proprio accanto alla lavanderia.

Lynn la salutò con un gesto. "Grazie per portare la torta a Mike. So che è la sua preferita e quando il cliente ha disdetto, non volevo che andasse sprecata".

Sammy rise. "Probabilmente la mangerà come cena. Grazie, Lynn". Uscì in fretta e si precipitò da Mike prima di andare a prendere Gracie.

Guidò distrattamente, accompagnata dalla bella canzone che passava alla radio. Si fermò nel vialetto, prese la scatola e corse fino alla porta sul retro, senza notare il veicolo sconosciuto vicino al garage.

Entrò, gridando: "Ehi, Mike, ti ho portato la cena. Inoltre, sarai felice di sapere che devo comprarmi una macchina nuova..."

Si interruppe a metà frase quando notò l'uomo in piedi nella cucina. E non uno qualsiasi, ma l'uomo che occupava tutto il suo cuore.

Oh, merda, eccola!

Il cuore di Jake batteva all'impazzata nel petto. Mike era sotto shock nel vederli insieme nella stessa stanza e non sapeva cosa aspettarsi.

Kevin osservava in disparte, curioso di vedere come sarebbe andata a finire. Notò quanto fosse bella, proprio come nelle foto.

Sammy rimase lì, immobile, a fissarlo. Dio, era ancora così incredibilmente affascinante e, beh, sexy.

Non aveva mai provato così tante emozioni in una volta sola. Sentiva le lacrime affiorare agli occhi e non sapeva quale sentimento avrebbe prevalso. Dopo quella che le sembrò un'eternità, fu lui a parlare.

"Ciao Samantha..."

Lei lo guardò mentre pronunciava il suo nome e un'ondata di amore, dolore e rabbia la colpì in pieno petto. Fece un passo in avanti, poi si fermò.

La rabbia prese il sopravvento e si avvicinò a lui, che sorrideva timidamente. Con tutta la forza che aveva, gli sferrò un pugno. Le lacrime le rigarono il viso mentre si voltava per scappare via da quella casa. Risalì sul pick-up e si allontanò.

Mike e Kevin restarono a bocca aperta nel vedere la testa di Jake spostarsi all'indietro. Si portò una mano alla guancia, ancora dolorante dal colpo ricevuto. Era stato un pugno potente, tanto da fargli vedere qualche stella.

"Beh, amico mio, credo che si possa dire che è incazzata nera con te", commentò Kevin in tono allegro, aiutandolo a sedersi su una sedia della cucina.

Mike trattenne a stento una risata mentre porgeva al figlio un impacco di ghiaccio.

Jake era sbalordito, ma questo non fece che accrescere la sua determinazione a parlarle, a sistemare le cose e a dirle che amava lei e soltanto lei.

Guardò suo padre e il suo migliore amico. "È solo un piccolo contrattempo. La conosco e le farò capire che mi ama ancora".

"Sei un testardo figlio di puttana, Jake, ma ammiro il tuo buongusto. E il suo gancio destro", disse Kevin ridendo.

Mike scosse la testa, si ritirò nel suo ufficio e provò a chiamarla. Non ricevendo risposta, le lasciò un messaggio. "Sammy, mi dispiace che tu abbia dovuto scoprire in questo modo che è tornato in città.

In effetti, avrei voluto dirtelo io domani. Non sa nulla di Gracie. Chiamami se hai bisogno di qualcosa".

Sammy accostò a qualche chilometro di distanza e si lasciò andare a un pianto liberatorio lungo la strada.

Non riusciva a capire esattamente perché stesse piangendo. Era per la rabbia o per il dolore? La mano le pulsava mentre fletteva le dita per alleviare la tensione crescente.

Ma almeno il dolore fisico contribuiva a soffocare quello al cuore. Si sentiva tradita da Mike, colta alla sprovvista.

Ma perché? Era suo figlio. Aveva tutto il diritto di ospitarlo.

Avrebbe solo voluto saperlo per essere preparata. Si calmò un po', osservando le nocche arrossate e leggermente gonfie. Ha sempre avuto la testa dura.

Notò una chiamata persa e un messaggio vocale sul telefono e realizzò che, in tutto quel trambusto, non lo aveva nemmeno sentito squillare. Ascoltò Mike che si scusava e spiegava la situazione.

Era esausta quando si rese conto di avere solo cinque minuti per raggiungere la scuola di danza e prendere Gracie. Tornò in strada, guidando più velocemente del solito, e riuscì ad arrivare in tempo.

Gracie non notò nulla di insolito durante il tragitto verso casa, chiacchierando senza sosta di tutto ciò che era successo a lezione.

"Ehi, mamma, quando dobbiamo andare da quel dottore per la somministrazione del test? Non mi ricordo", chiese con il suo incredibile vocabolario.

Sammy rimaneva sempre stupita di quanto fosse intelligente per la sua età. "Domani, tesoro. Per te va bene?"

"Quindi salto la scuola?"

"Sì, amore, non ci andrai, ma dopo ti preparerò qualcosa di speciale per cena. Ti va?"

"Oh, posso scegliere io?"

"Cosa vuoi?"

"Beh, che ne dici di quei maccheroni al formaggio che si cuociono nel forno?"

"È questo che vuoi?"

"Oh sì. Li adoro".

Conosco anche qualcun altro che li adora. Gli ho appena dato un pugno.

"Va bene, tesoro, lo dirò a zio Derek e a zia Lynn. Ricordati che domani ceni con loro".

"So che uscirai con un ragazzo. I ragazzi sono disgustosi".

Sammy sorrise. "Sì, piccola, alcuni di loro lo sono".

Tornarono indietro, con la radio accesa in sottofondo. Sammy rimase pensierosa per tutta la serata, ma decise di non dire nulla fino a quando Gracie non fosse stata a letto.

"Ok, ora è a letto, quindi sputa il rospo, sorellina", sbottò Derek.

Lei sospirò. "Beh, Adam ha confermato che devo comprare una macchina nuova".

"Non è questo, Sammy!" intervenne Lynn.

Lei guardò la cognata sedersi sul divano, accarezzandosi la pancia che cresceva.

Era così felice che presto sarebbero diventati genitori. Derek era al settimo cielo. Di lì a tre mesi sarebbe arrivato il loro bambino.

Sammy adorava Lynn ed erano molto amiche.

Lynn e Derek si erano conosciuti quando Sammy e Jake frequentavano l'università. Lei aveva appena aperto una pasticceria in città e Derek era diventato un cliente affezionato finché aveva trovato il coraggio di chiederle di uscire.

Si era finalmente deciso, dopo quelle che sembravano venti dozzine di biscotti glassati. Si erano sposati quando Gracie aveva tre mesi e avevano appena festeggiato il loro anniversario.

Sammy le sorrise, pensando a quanto bene la conoscesse. Lynn era una persona attenta e premurosa, una leale e feroce protettrice di coloro che amava.

Era stata di grande aiuto quando era nata Gracie e quando alla mamma di Derek e Sammy era stata diagnosticata la malattia.

Si era assicurata che tutti mangiassero e tenessero duro durante i successivi sei mesi, dal momento in cui Marie Hills aveva scoperto di avere il cancro fino alla sua scomparsa. Gracie aveva solo undici mesi quando era morta.

Il dolore era spesso così acuto e tangibile per Sammy da travolgerla. Ma Lynn era sempre presente e, insieme alla sua migliore amica Kate, l'aveva aiutata a rimanere a galla.

"Allora?" incalzò Derek.

"Stavo consegnando la torta alla crema di banana a Mike, come mi aveva chiesto Lynn, e ho trovato Jake lì..."

"Jake? Come Jacob Doogan? Il giocatore di football? Lo stronzo?" Derek si alzò di scatto dal divano.

Lei annuì con la testa, fissando il pavimento.

"Oh, Sammy, tesoro, stai bene?" chiese Lynn con dolcezza, mentre lei si avvicinava al divano.

"Gli ho dato un pugno".

Lynn e Derek si scambiarono uno sguardo prima di rivolgersi di nuovo a Sammy.

"Come hai fatto a colpirlo?" domandò Lynn.

Sammy si alzò e diede una dimostrazione.

Derek scoppiò a ridere, abbracciando la sorella. "Dio, sei proprio una rossa irascibile".

Lynn non sapeva cosa dire e cercò di mascherare una risata con un colpo di tosse. Derek si diresse in cucina e, appena fu abbastanza lontano, Lynn ne approfittò per chiederle di nuovo come si sentisse.

Gli occhi di Sammy si riempirono di lacrime. "Non lo so... Aveva un aspetto così bello, addirittura migliore di prima.

Il mio cuore ha iniziato subito a battere in modo diverso... Una parte di me voleva urlargli contro e dirgli quanto mi avesse ferito, un'altra parte voleva gettarsi tra le sue braccia e baciarlo fino a rimanere senza fiato.

E poi c'era quella parte che voleva dargli un pugno e dirgli quanto lo odio".

"Quindi ha vinto il pugno? Gli hai detto qualcosa?"

"No, non sono riuscita a trovare la voce".

"So cosa ti dice la mente, ma il tuo cuore? Che cosa dice?"

"Che lo amo e che vorrei solo baciarlo disperatamente".

"E Gracie?"

"Non ne ho la più pallida idea... Non so quanto tempo resterà né cosa dovrei fare".

"Beh, forse è un bene che tu abbia un appuntamento domani sera, giusto?"

"Sì, una distrazione è proprio quello di cui ho bisogno".

Lynn le accarezzò la mano, lasciando che continuasse a credere che fosse una buona idea.

Il poveretto non aveva alcuna possibilità per quella serata, non con Jake Doogan in giro per la città, e Lynn lo sapeva. Che Sammy se ne rendesse conto o meno era tutta un'altra storia.

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