Midika Crane
Althea
"Oggi è stato... divertente". Sospira dolcemente Cyrus nel mio orecchio, prima di abbassarsi e posare le sue labbra sulle mie. Ricambio il suo bacio. Il pranzo non sarebbe potuto andare meglio.
Avevo imparato molto di più su Cyrus; come lavora, le cose che gli interessano e quelle che invece no.
Tutto di lui era quasi perfetto. Era cortese, dolce, gentile e intelligente, ma c'era qualcosa in lui che non mi andava bene, che non sembrava adatto a diventare il 'mio compagno'.
"Dovremmo farlo di nuovo". Dico, allontanandomi per sorridergli. Lui sorride di rimando, le sue labbra trovano di nuovo le mie. Aggroviglio le dita tra i suoi folti capelli neri.
Il suo approccio tenero all'amore era una caratteristica attraente, che lo rendeva più facile da assecondare, ma più difficile da resistere.
Dopo il nostro appuntamento apparentemente riuscito, torniamo indietro mano nella mano attraverso la foschia del sole al tramonto. È stato piuttosto dolce da parte di Cyrus accompagnarmi alla porta.
Improvvisamente la porta si apre, facendo sì che Cyrus si allontani da me spaventato, si lisci la camicia e pieghi le mani insieme. Io guardo verso la porta, aspettandomi immediatamente papà.
È felice per me e Cyrus, ovviamente. Ma coglie ogni possibilità per intrufolarsi nella nostra relazione e assicurarsi che tutto vada secondo i piani.
Probabilmente ci ha visti arrivare nel vialetto ed era pronto a fare la sua comparsa al momento giusto.
Ma ecco che lì c'era anche Landon. I capelli tirati indietro ordinati, vestito di tutto punto, e aveva persino un profumo tanto irresistibile quanto il suo aspetto; come di spezie e rose. Per un attimo la sua presenza mi spiazza.
L'ultima volta che ho posato gli occhi su di lui in casa mia era stato inseguito fuori dalla porta da mio padre che brandiva un cucchiaio di legno. Ora accanto a lui non c'era nessuno che minacciava di colpirlo in testa.
Stava fissando Cyrus con qualche emozione sconosciuta che turbinava nei suoi occhi castano chiaro. I suoi pugni erano stretti, e sembrava diventare sempre più intimidatorio a ogni respiro.
"Landon?" Il suo nome è uscito dalla mia bocca prima che io potessi fermarlo. Non importa quanto duramente avessimo cercato di convincere mio padre in passato, non avrebbe cambiato idea su Landon.
"Cosa ci fai qui?" Domando, fissandolo. Lui distoglie lo sguardo da Cyrus, che si agita nervosamente. Gli prendo la mano prima di poter pensare, chiudendo le dita attorno al suo palmo.
Improvvisamente, mio padre appare dietro Landon, con un enorme sorriso sul volto. Lo supera di slancio, inghiottendo Cyrus in una parvenza di abbraccio virile, dandogli un'amichevole pacca sulla schiena. Alzo gli occhi al cielo.
È come se fosse mio padre quello che sta uscendo con lui, non io. Ancora non capisco cosa o come sia arrivato a incontrare Cyrus, tanto per cominciare. Anche se, a quanto pare, è il figlio del suo collega.
Presumo che la cosa abbia un senso.
"Piacere di vederti. Rimani per cena?" Domanda papà a Cyrus.
Posso vedere nei suoi occhi che papà vuole disperatamente che Cyrus rimanga, così può interrogarlo sul nostro appuntamento, perché sa che sarò riluttante a parlargliene io. Cyrus sospira.
"Mi dispiace signore, devo preparare la cena per mia madre stasera. Grazie per l'offerta". Cyrus si scusa educatamente. Papà sembra deluso, ma non dice nulla.
Cyrus mi bacia delicatamente la fronte, poi si china per sussurrarmi all'orecchio.
"Non farti mettere sotto da Landon". Dice così piano che quasi non lo capisco. Lo guardo e mi allontano confusa. Mettermi sotto? Cyrus mi stringe la mano, mi fa l'occhiolino e si allontana lungo il sentiero.
Lo guardiamo tutti andare via. Osservo velocemente Landon, sperando che non abbia sentito quello che Cyrus ha appena detto. Non che non sapessi che cosa volesse dire.
"Bene, entra Althea, rimarrà Landon per cena". Dice papà con entusiasmo. Io sbatto le palpebre. Ho sentito bene? Li seguo dentro, pronta a interrogarli profusamente.
Devo sapere esattamente cosa ha detto o fatto Landon per convincere mio padre.
La casa è avvolta dal calore, e dalla cucina proviene qualcosa che ha un odore delizioso. Fermo Landon, afferrando il suo braccio prima che possa seguire papà nella sala da pranzo.
Lui mi guarda confuso, scuotendo la testa.
"Come?" Sibilo a bassa voce. Sono seccata che non me l'abbia detto, specialmente se lo stava pianificando. Non dovrebbe essere fuori a fare cose produttive, come il lavoro di alfa?
Invece di spaventare il mio accompagnatore, che sapevo sarebbe rimasto se non ci fosse stato un alfa in giro per la casa, a corteggiare il mio dannato padre. Questo non è un modo per dimenticarlo velocemente come speravo.
"Abbiamo parlato". Dichiara Landon, spiegandosi a malapena. Voglio interrogarlo ulteriormente, fargli dire tutto, ma lui cammina avanti e si dirige verso la sala da pranzo. Lo seguo docile.
Mio padre è già seduto a capotavola e sta discutendo di qualcosa con mia madre, che ha in mano un piatto di pollo arrosto. Scommetto che stanno parlando di Cyrus e me.
Spero che non stiano pensando di prepararci all'accoppiamento così presto.
"Siediti, la cena è pronta". Dice dolcemente mia madre, camminando verso di me per posare un bacio sulla mia guancia. Landon si siede di fronte a dove di solito mi siedo io per la cena ogni sera.
I suoi vorticosi occhi di smeraldo non si spostano da me, anche quando mamma si china sulla sua spalla per depositare un piatto di verdure sul tavolo.
"Allora, è andato bene il tuo appuntamento?" Chiede Landon, inclinando la testa. Sento che papà comincia ad ascoltare con curiosità, il che mi fa trattenere il commento sprezzante che avevo pronto per Landon.
Landon si sposta i capelli indietro con le mani, e i miei occhi si posano sulle sue braccia muscolose che si intravedono sotto la camicia.
"È stato fantastico. È molto... attento". Mormoro, inforcando un pezzo di pollo nel mio piatto. Landon non reagisce, si limita a fissare e non risponde.
"Sono contento che voi due andiate d'accordo. È l'uomo perfetto per te per..."
"Accoppiarmi?" Lo interrompo.
Lui annuisce, sorridendo.
"Non pensi che sia un po', non so, presto per pensare di accoppiarti con qualcuno che hai appena conosciuto?" Chiede Landon, attirando l'attenzione di tutti, anche di mamma, che pensavo fosse troppo impegnata a mescolare il sugo che aveva preparato.
Lo guardo male. Sa abbastanza bene come mi sento riguardo agli accoppiamenti che prepara mio padre. Vuole che io lo ammetta.
"Hai ragione Landon, ma in realtà penso che dovresti starne fuori". Scatto. Non volevo che venisse fuori così. Forse sono solo arrabbiata con lui per essere lui; così dannatamente perfetto.
Lascia cadere le posate, la mascella si serra. Perché è così arrabbiato?
Non ha mai mostrato interesse per me, quindi perché si comporta in modo così impertinente verso il fatto che forse, solo forse, io abbia trovato qualcuno che potrebbe andarmi bene.
Anche se in quel momento stava diventando sempre più difficile dimenticare Landon.
"Beh, sono felicissimo di aver scelto un così brav'uomo per te, Althea". Interviene papà, la sua voce felice e frizzante. Allontano il mio sguardo da Landon, così il nostro incontro a morte viene interrotto.
"È un uomo gentile, perfino troppo buono per me". Mormoro. Voglio dimenticare Landon, più di ogni altra cosa. Ma in questo momento l'interferenza di papà mi fa venire voglia di spaccarmi la testa.
"Non dire così, tesoro. A Cyrus piaci davvero. Sono sicuro che ti accoppierai presto con lui". Afferma felicemente mio padre. Intuisco che la frase era diretta a Landon.
Landon potrà anche aver convinto papà, ma quello era il modo di mio padre di dirgli di farsi da parte. Quelli erano affari di famiglia.
"E se lei non fosse pronta ad accoppiarsi con lui?" Domanda ancora Landon. Gli do un calcio alle gambe da sotto il tavolo. Prima arriveranno i nipoti, meglio sarà.
Papà è molto evoluto in questo argomento, e diventa eccezionalmente teso quando la sua opinione non corrisponde a quella di tutti gli altri.
"Lo sarà. È essenziale che si accoppi con qualcuno di appropriato". Dice papà con calma. Osservo nervosamente Landon e papà, che non sembrano essere d'accordo su questo.
Non voglio che papà cacci l'alfa da casa sua. Forse prima lo avrebbe fatto senza tanti problemi, ma ora Landon era molto più forte e più giovane.
"E tu cosa considereresti appropriato?" Osa chiedere Landon. Ecco che ci siamo...
"Un uomo che le presterà piena attenzione quando sarà necessario, non qualcuno che ha altri affari a cui deve sempre badare". Risponde.
Landon spinge delicatamente indietro la sua sedia, e capisco che entrambi i maschi nella stanza sono più che incazzati. Lancio un'occhiata a mia madre, che si occupa solo di infilarsi il pollo in bocca.
Sappiamo entrambi come possono diventare gli alfa...
"Dovresti considerare il fatto che dovrebbe stare con qualcuno che ama da più di una settimana". Argomenta Landon con attenzione. Mi mordo il labbro, cercando di catturare il suo sguardo. Vuole ciò che è meglio per me.
Lo capisco.
Papà si alza in piedi con Landon.
"Quindi pensi che tu saresti la persona giusta per accoppiarti con mia figlia? Non essere ridicolo". Risponde papà. Ora, più che in difesa, gioca in attacco.
Landon si alza un po' di più, cercando di intimidire mio padre.
"Mi prenderei cura di lei molto meglio di te..."
Ok, basta così.
"Basta, tutti e due!" Grido, scuotendo la stanza. Lacrime di frustrazione spingono in fondo ai miei occhi, ma prima che possano cadere me ne vado. Non posso affrontare nessuno dei due, in questo momento.
Mi precipito su per le scale e sento Landon seguirmi.