
Mi dirigo verso la cucina scontrosamente, tirando fuori il succo d'arancia dal frigorifero prima di sedermi sullo sgabello di fronte a me.
"Perché sei così scontrosa?" Mi chiede papà, sedendosi di fronte a me. Alzo velocemente lo sguardo prima di scrollare le spalle.
"La scuola e il resto", mormoro prima di bere un sorso di succo di frutta. Il mio telefono inizia a squillare e io salto subito in piedi, è Kaylee.
"Faccia di culo!" Grida una voce attraverso l'altoparlante.
"Faccia di culo numero due!" Rido.
"Ehi, devi trovarti un soprannome tuo. Faccia di culo numero due è semplicemente stupido!" Kay ride, dicendo a qualcuno di spegnere i fornelli in sottofondo.
"Stai zitta, Kay. Dimmi cosa c'è. Quando torni a casa?" Mi dirigo verso la mia stanza, con il telefono premuto sull'orecchio.
"Niente, davvero. La nonna mi fa restare per il fine settimana, quindi non potremo uscire come avevamo programmato".
"Oh". Sorrido. La nonna di Kay vive a due ore di distanza e lei le vuole un bene dell'anima. Non posso certo tenerla lontana da lei. E il fatto che quella donna sia illuminata rende le cose ancora migliori.
Mi siedo sul letto.
"Sono passati due giorni da quando ha suonato il campanello. Niente notizie da allora?" Mi chiede.
"No", borbotto. "Non è che mi aspetti che venga qui o altro. Io... È solo che... Sai..."
Annaspo, cercando di trovare la parola giusta.
"Certo che vuoi che venga lì di nuovo, non provare nemmeno a negarlo!"
Alzo gli occhi al suo commento, ma annuisco anche se non può vedermi.
"Sono passati due giorni, però. Perché suonare il campanello, stare lì e poi sparire? Voglio dire, che senso ha?"
"Sei stata tu a sbattergli la porta in faccia e ora ti lamenti? Ragazza, cosa devo fare con te?"
"Zitta!" Mi lamento.
"Non preoccuparti, Addy. Se Asher vuole qualcosa, senza dubbio la ottiene. È ovvio che voleva qualcosa da te, quindi passerà di nuovo. Sai che ho sempre ragione".
Io reagisco con un grugnito.
"Sputa il rospo".
"Cosa?" Chiedo, facendo finta di niente.
"Perché sembri un asino depresso? Riesco a immaginare la tua faccia da qui". Ride.
Sbuffo per quanto mi conosce bene.
"Ho visto Asher e Jalina accoccolarsi contro il mio armadietto ieri, quando mi hai mollata per la nonna".
Kay borbotta. "Cosa?" Poi scoppia a ridere.
"Cosa?!" Chiede di nuovo quando non le rispondo.
"Mi hai sentita, Kaylee!" Sorseggio il mio succo d'arancia, accigliata.
"Sì, ti ho sentita, d'accordo, ma ti senti? Ti stai lamentando come se non lo vedessi tutti i giorni. L'armadietto di Jalina è proprio accanto al nostro, stupida. Sono sempre in braccio l'uno all'altra, non è vero?"
"Sì, e io mi lamento ogni giorno".
"Ma oggi sembri ancora più scontrosa".
La sento rimescolare sull'altra linea.
"Mi ha baciata e ora se ne va in giro a coccolarsi con quell'oca!" La linea tace... E pochi secondi dopo sento Kay scoppiare in un'altra risata, proprio come mi aspettavo che facesse.
"Che bambina!"
"Addy, non sa nemmeno chi lo ha baciato. Non state insieme, quindi non puoi impedirgli di fare ciò che desidera".
"Ciò che desidera?" Urlo. "Quella sanguisuga gli salta addosso ventiquattr'ore ore su ventiquattro, sette giorni su sette. Non è lui il problema!"
"Addalynn!" Kaylee sospira.
"Credo che tu abbia ragione. Mi sento veramente stupida. Dovrei davvero andare avanti".
"Dovresti davvero, piccola", dice lei.
"Non hai detto che adesso devi essere da qualche parte?" Le chiedo dopo un po'.
"Sì, la nonna si sta preparando. Dovrei andare ad aiutarla prima che faccia qualche stupidaggine". Ridacchia.
"Vai ad aiutarla. Parliamo quando torni. Ho ancora i compiti di fisica ammucchiati sulla scrivania". Mi avvicino al lavandino per metterci il mio bicchiere vuoto.
"Va bene, faccia di culo, ci sentiamo dopo!" Dice prima di chiudere la telefonata.
Sorrido e guardo il telefono, pensando a quanto sarebbe noiosa la mia vita senza Kaylee Heart, alias la mia migliore amica. Non ho bisogno di lui. Può fare quello che vuole!
Con questo pensiero, mi dirigo al piano di sopra, pronta a fare i compiti.
"Ash-Asher?" Riesco a balbettare, l'incredulità mi incide il volto. Alla faccia del dimenticarsi di lui!
"Che... Che ci fai qui?" Chiedo.
"Mi fai entrare?" Chiede, senza nemmeno rispondermi.
Alzo la testa per guardare in alto, lo fisso per un secondo prima di spostarmi di lato e lasciarlo entrare.
Asher si toglie le scarpe ed entra come se fosse il padrone di casa.
Lo vedo di spalle prima che scompaia in salotto. Questo ragazzo è proprio un'opera d'arte.
Mi pizzico due volte la guancia prima di seguirlo dentro.
"Perché sei così rossa?" Chiede Asher, mettendosi comodo sul divano. Io arrossisco ancora di più.
"Niente di importante. Ora arriva al dunque!"
"Accidenti, perché tanta voglia di cacciarmi?"
Non gli rispondo, ma abbasso lo sguardo sulle mie mani prima di sedermi sul divano di fronte a lui.
E io sarei impaziente di buttarlo fuori? Pfft! Direi piuttosto che sono ansiosa di saltargli addosso. Alzo di nuovo lo sguardo su di lui e divento rosso barbabietola... Di nuovo.
"Sogni spesso a occhi aperti?" Mi dice sorridendo.
Gli sorrido e annuisco.
Mi acciglio quando me ne accorgo.
"Puoi arrivare al punto, per favore?" Chiedo, ammirandolo di nuovo di nascosto.
Lui annuisce, poi dice qualcosa che non mi aspetto affatto.
"Ho bisogno del tuo aiuto, Addalynn".