Affari tra amici

La maggior parte delle mattine mi sveglio verso le 5. La domenica, invece, dormo fino alle 7.

Mi alzo e faccio una doccia. Di solito metto su una caffettiera. Ne bevo una tazza, o due se ho bisogno di un po' più di energia, mentre controllo la mia agenda e mi preparo per il lavoro.

Credo che fosse diventata un'abitudine preparare una caffettiera intera ogni giorno quando Robert era in vita. Quell'uomo beveva caffè come se fosse acqua e lo prendeva sempre ed esclusivamente nero.

Lavoro come manager di un ristorante da quasi sei anni. Il ristorante si trova a un paio di chilometri a sud della Charlotte Motor Speedway.

Ogni volta che c'è una gara in città, siamo pieni di gente per tutto il weekend. A volte rimaniamo aperti più a lungo per il pubblico delle corse.

Abbiamo anche avuto come clienti un paio di piloti famosi. Credo che i loro nomi fossero Tony Stewart e Clint Boyer. Ci vengono anche alcuni spettatori del basket e dell'hockey.

Da quando Robert è morto, circa un anno fa, lavoro quasi ogni giorno. Il ristorante è la mia seconda casa. I miei dipendenti sono come dei figli, quindi in un certo senso è anche la mia seconda famiglia.

Mi fermo nel parcheggio del ristorante verso le 7 del mattino e vedo che Christine è già arrivata. È il mio braccio destro in tutto e per tutto, in quanto mia assistente.

Già so che non appena entrerò dalla porta sul retro e lei mi vedrà, mi dirà: "Sai, non c'è bisogno che tu sia qui così presto. Posso benissimo sostituirti io".

Infilo la chiave nella porta, la apro e lei è lì in piedi con le mani sui fianchi.

"Sai, non dovresti essere qui così presto", mi dice.

"Lo so, ma questa è la mia routine. Mi piace la mia routine", le dico mentre entro nel mio ufficio. Poso la borsa e tiro fuori il computer, chinandomi per collegarlo.

"Ho ricevuto una telefonata da Patty questa mattina. Mi ha detto che oggi non sarebbe venuta. Pensa di aver contratto lo scolo", dice Christine ridendo.

"Non credo che sappia cosa sia lo scolo. È vergine e probabilmente ha un'infiammazione alle labbra". Mi rivolgo a lei dalla porta del mio ufficio.

"Beh, se smettesse di limonare chiunque, forse non si beccherebbe lo scolo delle labbra". Christine ridacchia. "Hai già controllato la posta elettronica?"

"L'ho controllata stamattina. Bobby farà tardi oggi. Dice che ha bisogno di ordinare lo stesso quantitativo di cibo che offriamo per due settimane, quindi credo che raddoppierà il suo ordine".

"No, intendevo la tua email personale", dice lei.

"No, perché?" Chiedo e non ricevo risposta. Apro la mia email personale e la prima cosa che appare è "Appuntamento confermato. Grazie, Katie".

"CHRISTINE! Che diavolo hai fatto?" Urlo.

Lei entra lentamente nel mio ufficio con un grande sorriso stampato in faccia. "Hai avuto un riscontro sul tuo profilo ieri sera", mi dice.

"Ti ho detto che non sono ancora pronta a uscire con qualcuno. Sono perfettamente felice di come sta andando la mia vita in questo momento. Non ho bisogno di preoccuparmi se lui è felice o se io sono felice. Non voglio avere relazioni", dico incrociando le braccia.

"Lo so, ma devi rimetterti in gioco. È passato quasi un anno dalla morte di Robert", dice.

"Non farmi la predica su quando dovrei tornare in sella".

"Dai, Kiddy. Non è stata colpa tua se è morto mentre ti scopava. Si era scordato di dirti che il suo cuore era malato", dice lei ridendo.

All'epoca non era stato per niente divertente. Mi aveva spaventata. Ma ascoltarla ora mi fa ridere di tutta quella storia.

"Sì, lo so. Ma non sono ancora pronta a uscire con qualcuno".

"Dai almeno un'occhiata al suo profilo", dice Christine mentre si avvicina a me e clicca sull'email. "D'accordo. Diamo un'occhiata". Fa clic con il tasto destro del mouse sul suo profilo.

"Justin M. 44 anni, divorziato, con una figlia di 19 anni che frequenta l'università. Gli piacciono i viaggi, le escursioni e le lunghe passeggiate sulla spiaggia", dice Christine con un sorriso, indicando lo schermo.

"Sai che tutti i profili che ho guardato dicevano lunghe passeggiate sulla spiaggia?" Brontolo mentre indico lo schermo.

"Non mi piace la sabbia. Si infila sempre in posti dove non dovrebbe andare, soprattutto in posti dove non batte mai il sole".

"Fai un tentativo", dice lei.

"Bene. Quando ci incontreremo?"

"Domani alle otto", dice uscendo di corsa dal mio ufficio.

"Domani? E dove avverrà questo incontro, Cupido?"

"Qui", dice lei mentre rientra dalla mia porta.

"Sei licenziata".

"Ti voglio bene anch'io", dice.

Sono nel mio ufficio e sto lavorando al programma della prossima settimana quando il telefono sulla mia scrivania inizia a squillare. "Sì?"

"C'è Bobby della Meadows Food Service", dice Christine.

"Grazie, fallo accomodare al tavolo in fondo e vedi se vuole qualcosa da mangiare".

"Lo farò". Chiudo la linea.

Prendo i miei documenti e la calcolatrice e mi dirigo verso la sala da pranzo. Bobby è lì, sta tirando fuori il suo computer per caricare il programma del ristorante.

"Bobby. È un piacere vederti. Sei pronto?" Chiedo.

"Sono sempre pronto per te", dice.

"No, idiota. Intendo per il matrimonio! Ti sposi questo fine settimana, giusto?"

"Oh sì, il matrimonio. Pensavo intendessi qualcos'altro", dice.

"È per questo che hai bisogno di un ordine di due settimane?" Chiedo.

"È così. Il mio capo ha regalato a me e a Donna una stanza per un'intera settimana alle Isole Vergini come regalo di nozze", mi dice.

"Beh, è generoso da parte sua", gli dico.

Bobby entra nel suo computer e inizia a elencare le offerte speciali e le promozioni. Comincio a dargli il mio ordine e subito inizio a sognare a occhi aperti.

"Kiddy, stai bene?" Mi chiede.

"Eh? Sì, sto bene. Mi sono solo distratta".

"Ti va di parlarne?" Mi dice mentre chiude il portatile.

"Christine pensa che io debba uscire e ricominciare a frequentare qualcuno. Così mi ha iscritta a un sito di incontri un po' di tempo fa, tipo sei mesi fa. Mi ero completamente dimenticata della cosa, ma apparentemente ieri sera ho avuto successo.

Christine ha pensato che sarebbe stato divertente e ha confermato l'appuntamento per un incontro qui domani sera alle otto.

Ma non so se voglio farlo. Non credo di essere pronta a uscire con qualcuno. So che è passato più di un anno dalla sua morte, ma questa è casa mia".

"Ok, e qual è la cosa peggiore che potrebbe accadere? Se fa qualcosa che non ti piace, chiudi l'appuntamento. Mandalo via. Questa è casa tua. Cancella il suo nome o ritirati dal mercato".

"Ti conosco da un paio d'anni e mi ricordo cos'hai passato. Ma tu vivi praticamente qui e questi sono i tuoi figli. Uscire ogni tanto non è una cattiva idea.

Sono d'accordo con Christine su questo punto. Non arrabbiarti con lei, sta solo cercando di prendersi cura di te", dice con un'espressione premurosa.

"Sai, è abbastanza grande per essere mia figlia, ma credo che tu abbia ragione. Che male può farmi?"