L'invito - Copertina

L'invito

Teddy

Capitolo 4

Willow alzò lo sguardo su Sebastian prima di guardare uno spazio dove un'orchestra classica suonava e alcune coppie ondeggiavano a tempo.

"Ehm... certo", disse, mandando giù il resto del suo drink per sperare di distendere i nervi. Con suo grande sollievo, la cosa funzionò, almeno un po'.

Gli permise di guidarla, una mano cadde sulla sua spalla e l'altra si appoggiò delicatamente alla sua.

Quando lui le posò la mano sulla pelle esposta della schiena, lei non poté fare a meno di trattenere un brusco respiro.

Lui notò la reazione e sorrise, avvicinandola al suo petto mentre conduceva.

"Ho le mani fredde?" Le chiese, con il sorriso ancora stampato.

Lei alzò lo sguardo su di lui, con il fiato che le si strozzava in gola. Uno, l'odore acuto della colonia di cedro che sentiva così chiaramente le faceva immaginare che lui stesse facendo un'escursione da qualche parte nei boschi... scopandola contro un albero; due, il fatto che con i tacchi era all'altezza delle sue clavicole fece sì che, quando inclinò lei la testa verso l'alto, le loro labbra erano più vicine di quanto si aspettasse.

Non indossava spesso i tacchi, quindi non era abituata a essere così alta.

"Un po'".

Si maledisse per aver balbettato e un rossore le sbocciò immediatamente sulle guance. Poi abbassò lo sguardo, concentrandosi invece sui suoi passi. L'ultima cosa che voleva fare ora era pestargli i piedi.

"Mi scuso", disse lui, con un sorriso evidente nella voce, anche se lei non poteva vederlo.

Sebastian continuò a guidarla senza sforzo nel ballo, ma lei non faceva altro che pensare a come la sua mano era scivolata lentamente lungo la sua schiena, posandosi appena sopra il gonfiore del suo sedere.

Anche se la sua mano era fredda, lei si sentiva calda.

Lui premette il corpo di lei contro il suo, facendo un po' di pressione sulla schiena, con un tocco morbido.

Gli occhi di Willow si sporsero verso di lui, ma improvvisamente lui stava guardando da qualche parte dietro di lei.

Prima che Willow potesse chiedergli cosa stesse guardando, un secondo braccio le avvolse la vita e la tirò bruscamente indietro, verso il corpo massiccio di un altro uomo molto alto.

Girò la testa e trovò Damon che fissava furiosamente suo fratello.

"C'è qualcosa che non va?" Chiese Sebastian con un sorriso innocente sul volto, apparentemente non preoccupato.

"Te l'ho detto..." Si interruppe lui, stringendole il braccio intorno alla vita. "Vai via, cazzo", disse invece, a voce bassa.

Sebastian ridacchiò e, con un movimento rapido, fece un passo avanti e le mise due dita sotto il mento per inclinare il viso verso il suo, prima di abbassare la testa per sussurrare contro la pelle liscia del suo collo. "Alla prossima".

E in un batter d'occhio se ne andò. Quando girò la testa, vide la sua schiena scomparire dalla sala da ballo.

Finalmente scossa dallo shock, diede uno schiaffo al braccio di Damon. "Lasciami subito".

Lui ridacchiò, quel suono ruvido e profondo le risuonò nelle orecchie mentre diceva: "O cosa?"

Maledetto, pensò lei, ~perché mi sta facendo di nuovo questo? Adesso?~

"Lasciami", ripeté lei, e questa volta lui fece come le aveva chiesto, permettendole di girarsi e di guardarlo in faccia.

"Perché l'hai fatto?" Chiese lei, permettendogli di ricondurla al bar. Lui fece un cenno con la mano e le tre persone che erano sedute vicino a loro si allontanarono.

"Perché l'hai fatto?" Chiese ancora lei, fissandolo.

"Perché non mi piace vedere le sue mani su di te".

"Da quello che mi hai detto, non ti piacciono neanche le tue mani su di me, Damon", sbottò lei, muovendosi per alzarsi.

Dove cazzo è Lorie?

Lui le afferrò il polso, spingendola facilmente a sedersi. "Non... Perché pensi che ti abbia invitata?" Chiese lui, cambiando tattica.

Lei scrollò le spalle. "Come faccio a saperlo? Non è successo niente tra..."

"Beh, guarda un po' chi c'è", disse una voce sprezzante da dietro Damon. Entrambi si voltarono e trovarono Blair Whittling, la sua ex.

Era splendida come sempre, con gambe chilometriche in bella mostra nel vestito corto che indossava, capelli perfettamente pettinati e trucco impeccabile.

"Bene, portalo via, stronza pazza", sbottò Willow, lanciando un'occhiata sia a Damon che a Blair.

"Non ho intenzione di..."

Damon fu interrotto da Blair che gli prese la manica. "Ho bisogno di parlare con te, comunque".

Alzò un sopracciglio. "Su cosa?"

Era raro che Blair non se la prendesse con chi le dava della stronza. C'era sicuramente qualcosa sotto.

"Jacques".

Damon si tese, gli occhi si socchiusero e la guardò, prima di decidere che stava dicendo la verità.

Si girò verso Willow. "Non muoverti. Torno subito".

Willow non disse nulla, agitando la mano in segno di saluto e girandosi verso il bar.

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