Innamorata dei Bad Boys - Copertina

Innamorata dei Bad Boys

Lisa Rhead

Capitolo 6

WALKER

Seduto sul ponte, strinsi gli occhi mentre guardavo sullo schermo del portatile la ragazza che ballava sulla pista da ballo.

La studiai da vicino.

Osservai Hayden e io che ballavamo insieme a lei e non potei fare a meno di pensare a quanto fosse tutto troppo eccitante.

"Hai già idea di chi sia?" Mi chiese Hayden, passandomi una tazza di caffè.

"No. Né chi sia lo stronzo che l'ha rapita".

Hayden ingrandì la foto dell'uomo che l'afferrava dalla pista da ballo, ma non riuscì a riconoscerlo.

Quando avevo visto che veniva portata via da un altro uomo, qualcosa dentro di me si era oscurato e avevo chiesto ad Hayden di prendere la mia jeep.

A un certo punto, l'avevo vista vomitare sulla sabbia e avevo pensato che avrei avuto la possibilità di prenderla, ma, poi, quando ci eravamo avvicinati, lei era scomparsa.

Avevamo fatto due volte su e giù per la spiaggia, ma non eravamo riusciti a trovare nessuna traccia di lei.

Sorseggiai il caffè e riavvolsi il video delle telecamere della sicurezza che raffigurava lei che ballava.

"Potrei mettere una taglia su di lei?" Propose Hayden.

"Non voglio che venga uccisa", gli dissi, bruscamente.

"Intendo per avere informazioni. Che tengano tutti gli occhi aperti?"

"A patto che nessuno la tocchi".

Il pensiero che qualcun altro la toccasse non mi andava giù.

Da dove veniva?

Qual era la sua storia?

Mi aggiustai la protuberanza crescente nei jeans e sorseggiai il caffè, mentre guardavo di nuovo lei che si muoveva sullo schermo.

"È passato un po' di tempo da quando abbiamo inseguito qualcuno che non volevamo uccidere", disse Hayden, ridendo.

"Non ho intenzione di farle del male... al di fuori della camera da letto", precisai.

Hayden sorrise.

"Stessa cosa", mi rispose.

Gli sorrisi e riavvolsi di nuovo il video.

"Oggi ho spedito alcune consegne e domani dobbiamo fermarci da Tony per pagare", disse Hayden.

Annuii, senza distogliere lo sguardo dalla sirena sullo schermo.

Mi chiesi se fosse più tipa da gemiti o da urla.

"Ho messo un annuncio per un addetto alle pulizie nel locale", disse Hayden.

Annuii e sorseggiai il mio caffè.

"Cavolo! Hai proprio una cotta, eh?" Disse, sorridendo.

"Lo sai: se voglio qualcosa, di solito la ottengo", risposi.

"Ed è perché ti è sfuggita dalle mani che sei così ossessionato?"

"Non mi è sfuggita dalle mani!" Ringhiai.

"Forse ha già una relazione o non le piacciono i ragazzi?" Mi fece notare Hayden.

"Cose che si possono cambiare", ringhiai.

"Non perdere la testa per una ragazza".

Lo guardai con un sopracciglio alzato.

"Va bene. Allora le darò la caccia e la terrò tutta per me."

Hayden strinse le labbra.

L'idea non gli piaceva.

"Okay. Okay. È troppo sexy e la troveremo insieme".

Scosse la testa e si alzò in piedi.

"Vado a correre sulla spiaggia, vieni?"

Feci un cenno di diniego mentre terminavo il mio caffè.

Hayden scese di corsa le scale del ponte e si avviò verso la spiaggia.

Mi alzai e andai alla ringhiera, guardando il mare.

Mi passai una mano tra i capelli e sospirai.

Dove sei, sirenetta?

Sei scivolata in mare e sei scomparsa?

Se era là fuori, avrei fatto tutto il possibile per trovarla.

Tirando fuori il cellulare, aprii l'applicazione musicale e trovai la canzone con cui avevo ballato con la ragazza misteriosa.

Ironicamente, si chiamava Bad Boy.

Le sarebbe piaciuto un ragazzo cattivo?

O forse due?

Sorrisi tra me e me mentre premevo play.

Non avrebbe avuto scelta.

Presi il portatile e mi diressi in camera da letto, deciso a sfogarmi con la mano.

Dopo circa un'ora, preparai il pranzo per me e Hayden e feci un po' di bucato in lavanderia.

Non vedevo l'ora di avere un addetto alle pulizie, per non dover più fare quelle cose.

Quando tornai in cucina, trovai Hayden che stava sgranocchiando l'insalata di pollo che avevo preparato.

"Bella corsa?"

Annuì e bevve da un bicchiere d'acqua.

Mi sedetti accanto a lui e mangiai il mio cibo.

"Vuoi fare pesi oggi pomeriggio?" Chiese Hayden.

"Sì".

"Bene. Finisco, mi cambio e vado a prendere la jeep qui davanti".

Finito di mangiare, notai che mi aveva lasciato i piatti sporchi e che si era cambiato con dei pantaloncini neri e una maglietta bianca.

Infilando le scarpe da corsa, feci scivolare la pistola dietro di me e presi il telefono e gli auricolari.

Attivai l'allarme in casa, presi le chiavi e mi diressi verso la jeep all'esterno.

Hayden era al posto di guida con i finestrini abbassati e io collegai il mio telefono all'altoparlante Bluetooth dell'automobile.

Premetti il tasto di ripetizione e mi misi ad ascoltare Bad Boy.

Hayden sorrise quando riconobbe la canzone e avviò la jeep dando un colpo di acceleratore.

Due guardie aprirono il cancello di casa nostra e noi scendemmo e ci dirigemmo in città.

Appoggiai il braccio sul finestrino e indossai gli occhiali da sole scuri, mentre guidavamo lungo le strade verso la palestra locale.

Hayden si fermò nel parcheggio ed entrambi scendemmo dall'auto, dirigendoci verso l'ingresso.

Hayden premette il pulsante di chiusura del portachiavi e si avvicinò a me.

Aprii la porta ed entrai, con Hayden dietro di me, e venimmo subito accolti da Karen, la proprietaria della palestra.

Karen aveva più di cinquant'anni e pensava che i suoi ottanta strati di plastica e trucco fossero ancora alla moda.

"Ehi Raffiel!" Ci salutò, avvicinandosi.

Trasalii quando mi abbracciò; il suo profumo di rosa mi fece venire i conati di vomito.

"Ho le mensili pronte per voi, se volete ritirarle?"

"Detta così sembra che il pagamento siano le cazzo di mestruazioni", mormorò Hayden.

Mi consegnò una busta marrone spessa che io diedi ad Hayden.

Lui scrutò rapidamente il contenuto e fece un cenno a Karen, che ci rivolse un ampio sorriso.

"Restate ad allenarvi oggi?" Chiese.

Annuii e mi tolsi gli occhiali da sole.

"Il posto è tutto vostro", disse, agitando la mano.

Alzai gli occhi al cielo e mi diressi verso la sezione pesi.

Hayden mi aiutò mentre facevo delle distensioni su panca, io aiutai lui e poi passammo ai tapis roulant.

Mi piaceva allenarmi e mantenermi in forze.

Essere in forma era una prerogativa importante nel mio lavoro e in più mi dava una grande resistenza sessuale.

Mi asciugai il sudore dalla fronte e aumentai la velocità di corsa.

Hayden se ne accorse e aumentò anche lui.

Risi mentre correvamo insieme e sorrisi quando, alla fine, Hayden dovette fermarsi.

"Non è giusto... Tu hai le gambe più lunghe", ansimò.

Mi guardò correre ancora per qualche minuto, asciugandosi il viso con un asciugamano, prima che anche io iniziassi a rallentare e poi a fermarmi.

Mi lanciò un asciugamano e io mi asciugai il viso.

Spostandosi verso un frigorifero, prese due bottiglie di acqua fredda e me ne portò una.

La aprii e bevvi quasi tutto il contenuto.

Chiudendo gli occhi, feci un respiro profondo e cercai di calmare il battito cardiaco.

Mi venne in mente l'immagine della ragazza dai capelli scuri e dagli occhi verdi e, dentro di me, gemetti.

Stavo diventando ossessionato.

La volevo nel mio letto.

Il mio cazzo si contraeva nei pantaloncini e guardai Hayden, che mi stava osservando.

"Pensi ancora a lei?"

Annuii.

"Anch'io", mi confessò, sorridendo.

"Dobbiamo scoprire chi è l'uomo che l'ha portata via". Dissi.

"O la donna con i capelli corti?" Propose Hayden.

Esatto!

Prima di ballare con noi, si stava divertendo con quella donna dai capelli corti.

Non erano molte le donne con i capelli corti e scuri in quella città e, prima o poi, dato il mio lavoro, l'avrei rivista.

"Tieni gli occhi aperti e chiedi ai nostri membri qualsiasi informazione", ordinai.

La mia sirena poteva essermi sfuggita una volta, ma la prossima volta che l'avrei vista sarei stato attrezzato di reti.

"Cosa pensi di fare se trovi questa ragazza?" Chiese Hayden.

"Voglio farla nostra", risposi.

"Voglio farla ballare di nuovo per noi a casa con la stessa canzone, vedere il fuoco nei suoi occhi", convenne lui.

Il suo sguardo verde era infuocato.

Smeraldo ardente.

Il modo in cui si era mossa la sera prima urlava: "scopami"; ogni maschio a lei vicino l'aveva notato.

Ma solo questi due maschi avrebbero avuto il privilegio di scoparla e chiunque ci avesse provato avrebbe visto la canna della mia pistola prima che gli facessi saltare le cervella.

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