Vuoi essere la mia Luna e partorire i miei cuccioli? Vedremo se hai la stoffa per farlo”. Ringhiai a bassa voce di fronte a una Alison molto nuda e determinata. Sembrava aver preso una decisione e nella mia camera da letto sembrava feroce come sul campo di battaglia. La sua lupa poteva far arrendere il mio? Stavamo per scoprirlo.
Alison, una feroce guerriera sopravvissuta a una profonda perdita, ha puntato a diventare luna del suo branco, un ruolo che è determinata a rivendicare accanto all'inafferrabile alfa Sean. Segnato dalla misteriosa morte della sua compagna, Sean ha passato anni a evitare legami, ma la forza e la lealtà di Alison hanno iniziato a incrinare le sue difese. Sotto il richiamo primordiale della Luna di Sangue, entrambi sono spinti a confrontarsi con i loro istinti e desideri più profondi. Quando la passione irriducibile di Alison si scontra con la risolutezza di Sean, la loro lotta diventa intensa come una battaglia e solo uno dei due uscirà vittorioso da questa prova di cuore e di dominio.
ALISON
Mi ero appena fatta la doccia dopo un turno di notte passato a pattugliare il confine del branco. Indossai la tuta da allenamento e raccolsi i capelli bagnati. Qualcuno bussò alla porta. Speravo non fosse nulla di importante a quell'ora. Ero esausta dopo aver affrontato i ribelli tutta la notte.
«Avanti!» Gridai dalla camera. Se qualcuno aveva il coraggio di disturbarmi dopo il mio lungo turno, poteva anche vedermi mentre mi preparavo.
Poco dopo, entrò il mio migliore amico Elijah. Si passò una mano tra i capelli neri. I suoi occhi azzurri brillavano. Somigliavano tanto a quelli di sua madre, vederli mi metteva sempre tranquilla.
«Non capisco perché ti fai la doccia dopo il lavoro quando poi ti allenerai di nuovo e suderai», disse, appoggiandosi allo stipite della porta.
Indossava jeans strappati e una canottiera bianca che metteva in mostra i muscoli. Sembrava su di giri perché quella sera sarebbe iniziata la Luna di Sangue. In quel periodo eravamo più fertili e i nostri lupi avevano una voglia matta di accoppiarsi.
«Lo sai che ho bisogno di rilassarmi dopo il pattugliamento», risposi. «Potrei farmi una doccia o bere. Visto che abbiamo l'allenamento, ho pensato che la doccia fosse meglio».
«Tom mi ha detto che ci sono altri ribelli in giro», disse Elijah.
Cercavo di ignorarlo, ma sapevo che non mi avrebbe lasciata in pace.
«Volevo vedere come stavi», continuò. «Volevo sapere se ti andasse di parlarne».
«Sai», sospirai, «odio lavorare nello stesso turno del tuo compagno».
Elijah iniziò a parlare, ma lo interruppi.
«Sì, ci sono altre tracce di ribelli che attraversano il confine. Lo sai. Le hai viste anche tu durante i tuoi turni. È per questo che pattugliamo. Per tenere d'occhio dove passano e fermare quanti più ribelli possibile».
«Ma...»
«Ed è per questo che ci alleniamo. Per essere in forma e poterli battere quando li troviamo».
«Lo so, ma...»
«E», continuai per zittirlo, «questo turno è stato tosto. C'erano impronte fresche lungo il confine sud-est. Li abbiamo mancati per un pelo, ma li prenderemo. Gli esploratori li stanno già cercando».
Elijah provò a parlare di nuovo, ma gli lanciai un'occhiataccia. «A meno che tu non voglia cambiare discorso, non voglio sentire altro».
«Va bene», disse scocciato. «E stasera?»
Serrai la mascella e incrociai le braccia. «Cosa?»
«So cosa hai in mente. È la Luna di Sangue e voglio essere sicuro che tu ci abbia pensato bene».
Andai a mettermi le scarpe. «Non penso ad altro dall'ultima Luna di Sangue, Elijah. So quello che faccio».
Avevo perso il mio vero compagno dieci anni prima ed ero pronta ad andare avanti. Volevo farlo con l'alfa.
Elijah si avvicinò e si inginocchiò davanti a me per guardarmi negli occhi. «Sono passati cinque anni da quando Sean ha perso la sua compagna predestinata. E in tutto questo tempo ha evitato tutte le femmine durante le Lune di Sangue. Devi essere pronta: potrebbe rifiutare anche te».
Lo fulminai con lo sguardo, ma Elijah sorrise. «Sei ancora giovane, hai solo ventotto anni. Ci saranno altre occasioni per scegliere un nuovo compagno. Possiamo anche sceglierlo insieme».
«Stronzo», dissi, spingendolo via. «Stai già pensando che fallirò».
«Tesoro... Parliamo dell'alfa. Sì, sei tosta, proprio come piace a me, ma... Non voglio che tu ci rimanga male. Neanche mamma sarebbe contenta».
Potevo immaginarla dirmi che ero una sciocca a cercare un nuovo compagno, che avrei dovuto aspettare.
Le volevo bene, non solo perché era la madre del mio migliore amico: mi aveva cresciuta dopo che avevo perso i miei genitori e non sarei sopravvissuta all'adolescenza senza di lei. Ma non riuscivo a togliermi dalla testa che avevo ragione a puntare all'alfa.
«Va bene», dissi infastidita, ma cedendo alle sue intromissioni. «Se fallisco, potrai scegliere tu il mio prossimo compagno».
«Cosa?»
«Mi conosci meglio di chiunque altro, Elijah. Siamo migliori amici da quando eravamo piccoli. Non voglio nessun altro se non Sean e ho intenzione di riuscire nel mio intento», dissi con un sorriso. «Ma se dovessi fallire, ti lascerò scegliere il mio compagno».
«Tesoro... Non posso farlo. Scegliere un compagno è una cosa seria e voglio che tu sia felice. O sei così sicura di farcela?»
«Oh, ci riuscirò. Aspetta e vedrai», dissi, con un sorrisetto.
«Va bene. Domattina porterò fazzoletti e gelato. Verrà anche Tom con me».
Elijah e Tom avevano capito di essere compagni più o meno nello stesso periodo in cui lo avevamo capito io e Peter. Avevano aspettato ad accoppiarsi perché temevano la reazione del branco a una coppia gay, ma non avevano nulla da temere. Il branco, con l'approvazione dell'alfa, li aveva accettati.
Quando Peter era morto in un attacco da parte dei ribelli poco dopo che avevamo scoperto di essere compagni predestinati, Elijah si era offerto di rinunciare al legame con Tom per accoppiarsi con me, ma io avevo rifiutato. Lui aveva trovato la sua felicità, il suo vero compagno, e non mi sarei mai perdonata se glielo avessi portato via.
Ora, dieci anni dopo, era ora di voltare pagina. Ecco perché mi sarei offerta al nostro alfa durante la Luna di Sangue. La mia solitudine e quella di Sean dovevano finire e quello era l'unico modo.
Da quando la sua vera compagna era morta, il nostro alfa di solito restava solo durante la Luna di Sangue. Era probabilmente la cosa più difficile da fare, dato che i nostri sensi erano più acuti in quel periodo. Era il momento in cui i nostri istinti animali, i nostri lupi, prendevano il sopravvento. E volevano una cosa sola: trovare un compagno.
Il primo anno dopo aver perso Peter, ero troppo triste per sentire il richiamo della Luna di Sangue. A malapena sentivo la mia lupa in quel periodo. Ma negli anni successivi, l'impulso di accoppiarmi era diventato sempre più forte. Ero riuscita a resistere alla mia lupa fino a quel momento, ma sapevo che non sarei stata in grado di trattenerla ancora a lungo.
E lei voleva l'alfa.
Sapevo che altre femmine avevano cercato di attirare la sua attenzione durante la Luna di Sangue, ma nessuna di loro ci era riuscita. Tuttavia, la mia lupa sapeva che noi eravamo diverse. Sean non ringhiava contro di me come faceva con le altre femmine. A volte cercava persino la mia compagnia.
In effetti, era stato lui ad aiutarmi a ritrovare la mia lupa dopo aver perso Peter. È stato allora che ho iniziato a provare dei sentimenti per lui, ma lui aveva già una compagna. Vederlo con la sua luna mi faceva male, ma cercavo di comportarmi normalmente, di nascondere i miei sentimenti.
Ma le cose stavano per cambiare. Erano passati cinque anni dalla morte della luna, anche lei uccisa dai ribelli, e la mia lupa non poteva più aspettare.
Ero una delle sue guerriere più forti, anche tra i maschi. Ero importante per lui e per il branco, molto rispettata tra i guerrieri. Sarebbe stato da sciocchi rifiutarmi. Lo sapevo io e lo sapeva la mia lupa.
Dovevo sapere se provava anche solo un minimo interesse per me. E non mi sarei fermata finché non mi avesse rifiutata faccia a faccia.
«Cosa ne pensa la tua lupa?» Chiese Elijah.
«È completamente d'accordo. È stato difficile per lei superare la morte di Peter, ma pensa che l'alfa Sean sarebbe davvero un buon compagno», risposi.
Non c'era voluto molto per convincerla. Quando lui era nei paraggi la sentivo pensare: «È un maschio forte. Voglio scopare e dargli dei cuccioli». Era ossessionata, ma la cosa non mi dispiaceva.
«Bene. Allora siete d'accordo».
«Assolutamente».
«Pensi davvero che questo ti aiuterà a superare il dolore?»
La sua domanda mi ferì, anche se erano passati dieci anni dalla morte di Peter. Perdere il proprio compagno è come strapparsi il cuore dal petto.
Ma ero stata fortunata. Io e Peter ci eravamo appena riconosciuti come compagni quando mi era stato portato via. Non avevamo mai completato il legame di accoppiamento. I ribelli lo avevano ucciso prima che diventassimo ufficialmente una coppia.
Non potevo immaginare il dolore che Sean doveva aver provato quando aveva perso la sua vera compagna... Doveva essere stato cento volte peggio.
«Sì», risposi. «Non c'è nessuno migliore per me. Mi è stato di grande aiuto quando ne avevo più bisogno. Sento che mi capisce davvero e voglio sostenerlo allo stesso modo. Voglio ripagarlo per avermi aiutata ad andare avanti. Quale modo migliore di farlo se non amandolo?»
«Sono d'accordo che sembra almeno piacerti un po', ma... Sei sicura? Forse c'è un motivo per cui non ha mai scelto una nuova compagna dopo la morte della luna».
Elijah aveva ragione; lo sapevo. Gli alfa di solito sceglievano una nuova compagna rapidamente se perdevano la loro vera compagna. Eppure, Sean non l'aveva mai fatto. Era strano, ma ero sicura che non avesse nulla a che fare con Sean. Avevamo entrambi perso i nostri compagni a causa dei ribelli; lui era stato così forte da riuscire a sopravvivere a una tale perdita.
«Niente di quello che dirai potrebbe farmi cambiare idea», dissi a Elijah. «Lo farò stasera».
Elijah annuì; sapeva che dicevo sul serio. «Allora dovrei andare», disse, dirigendosi verso la porta. «Vorrei passare un po' di tempo con mio marito prima dell'allenamento tra un'ora».
«Salutami Tom», dissi, sorridendogli.
«Lo farò», rispose.
Mentre guardavo il mio migliore amico uscire dal mio appartamento, ripensai a ciò di cui avevamo appena parlato.
Sapevo che Sean avrebbe potuto rifiutarmi, ma avevo già deciso. Avrei fatto qualsiasi cosa affinché diventasse il mio compagno. I miei sentimenti per lui erano troppo forti. Finché non avessi costretto Sean ad accettarmi o rifiutarmi, non sarei mai stata in grado di andare avanti.
Era raro che i lupi sviluppassero sentimenti per qualcun altro dopo aver perso il loro vero compagno, ma c'era qualcosa tra noi; lo sapevo.
La fortuna non era stata dalla mia parte fino a quel momento, ma prima o poi avrei ottenuto il mio lieto fine.