Per tutta la vita, ho conosciuto solo dolore.
Sono rimasta orfana da bambina e sono stata costretta a servire l'alfa violento e crudele del mio branco.
Ero umana, quindi nessun lupo mi voleva come compagna. Per questo, non ho avuto altra scelta che diventare il suo giocattolo preferito.
Tutto è cambiato il giorno in cui ho incontrato lui, il figlio del re alfa.
Era venuto a trovare il mio alfa e, nel momento in cui i nostri occhi si sono incrociati, c'è stata come una scarica di elettricità che mi ha colpito la spina dorsale. Era il mio compagno.
Ma come era possibile? Ero solo umana. O forse no?
E il mio vecchio alfa mi avrebbe lasciata andare senza combattere?
Età: 18+
JAXON
SETTE ANNI FA
"Jax, ricorda il tuo addestramento e, una volta arrivati, segui le mie indicazioni. Siamo qui per formare un'alleanza", sento dire mio padre.
Non posso fare a meno di interromperlo. "Perché dobbiamo instaurare un'alleanza con un branco talmente lontano da aver bisogno di un jet per raggiungerlo?"
La sua risposta è semplice: "È sempre bene avere amici in ogni dove, figliolo".
Annuisco per fargli capire di aver compreso, dopodiché atterriamo. Ad aspettarci ci sono tre eleganti SUV neri.
Io, mio padre e i nostri guerrieri scendiamo dall'aereo e saliamo a bordo delle auto per dirigerci subito verso il branco. Il volto di mio padre è già segnato dalla nostalgia di mia madre: immagino non voglia stare via a lungo.
Spero di trovare un amore come il loro, un giorno. Per ora eccomi qui, vent'anni e ancora senza una compagna. Speravo di trovarla dopo aver compiuto diciotto anni, ma non ho avuto fortuna.
Tutti i miei fratelli hanno già trovato le loro dolci metà, io sono rimasto l'unico senza.
Sono talmente perso nei miei pensieri sulla ricerca di una compagna che noto a malapena ciò che ci circonda. Accostiamo davanti a una casa del branco all'apparenza trascurata e fatiscente.
Scambio un'occhiata con mio padre. Prima che qualcuno possa dire la propria, lo zio Liam pone la domanda che tutti noi abbiamo in mente. "Perché ci hanno invitati qui, se il posto è così messo male?"
Un uomo che dà l'impressione di essere un guerriero si fa strada tra le porte, l'aria un po' impudica.
Deve aver notato le espressioni sui volti dei nostri guerrieri.
Si presenta e lo seguiamo all'interno, dove ci conduce in una sala conferenze piena di alfa e di beta.
Un giovane uomo, seduto sulla sedia dell'alfa, batte le mani appena entriamo. "È un piacere vederti, alfa Darren. Sei l'ultimo arrivato. Spero che la mia umile casa sia di tuo gradimento".
Mio padre annuisce e si siede. Io prendo posto accanto a lui. Il giovane alfa si presenta come Robert. È alla disperata ricerca di alleanze che lo aiutino ad affrontare i ribelli e gli altri branchi che cercano di conquistare la sua terra.
Un altro alfa lo interrompe per chiedergli quali sarebbero i vantaggi che otterremmo alleandoci con lui.
È una domanda lecita. Per ora non mi sembra che questo branco abbia molto da offrire. Mentre riflettiamo, qualcuno bussa alla porta e un gruppo di ragazze entra nella stanza.
Sento un buon profumo di vaniglia e pesca. Il mio lupo, Shadow, si agita dentro di me. "La tua compagna è vicina, Jax". Giro la testa verso la porta mentre anche l'ultima ragazza fa il proprio ingresso nella stanza.
Tiene la testa bassa e cammina a passo lento, esitante. Sembra terrorizzata e io non sopporto che sia spaventata.
Si ferma e alza la testa, incontrando il mio sguardo. "Compagna, compagna!" Urla Shadow nella mia mente. La ragazza mi guarda strabuzzando gli occhi, poi abbassa rapidamente lo sguardo e un rossore si insinua sulle sue guance.
Robert si schiarisce la gola e io devo reprimere un ringhio alle sue parole. "Vi offro queste belle signorine, sono tutte per voi".
***
Mi sveglio ansimando. "Che diavolo è stato, Shadow?" Domando al mio lupo. ~"Era una premonizione sulla ricerca della nostra compagna".~
"Premonizione? Di cosa stai parlando? È stato solo uno strano sogno". Cerco di respingere le parole di Shadow, ma lui insiste.
"Quello della premonizione è uno dei tuoi tanti doni, Jaxon. Non abbiamo trovato la nostra compagna a diciotto anni e, a quanto pare, non la troveremo prima di aver superato i venti".
"Doni? Di quali doni stai parlando, Shadow?"
Lui non risponde e inserisce un blocco mentale. Guardo l'orologio e vedo che sono appena passate le due del mattino.
Oggi è il giorno del mio diploma e, invece di riposare, faccio sogni che mi sembrano troppo reali. Mi giro e rigiro a letto ancora per qualche ora.
La mia mente è piena di pensieri sul sogno e sulle parole di Shadow.
Lui insiste che si trattava di una premonizione, di un'anticipazione del futuro. Io voglio credere che sia stato solo un sogno, ma mi è sembrato troppo reale.
Domani è il mio compleanno, ma so già che non troverò la mia compagna. Quando quel momento arriverà, verrà fatta sfilare davanti a una stanza piena di alfa. È un pensiero che mi fa ribollire il sangue.
Devo essermi appisolato, perché sento la mia famiglia che si prepara per la colazione. Faccio la doccia e mi vesto, poi vado in cucina.
So che i miei fratelli Jace e Dakota vorranno che li accompagni a scuola. Mia sorella Daniella si accorge che c'è qualcosa che non va in me, ma non insiste per sapere.
Dopo aver accompagnato i più piccoli a scuola, io e Shadow decidiamo di correre alla cascata.
Dani aspetta pazientemente che le dica cosa c'è che non va. Condivido con lei il mio sogno e rimaniamo entrambi sbalorditi perché i nostri lupi parlano entrambi dei nostri doni, ma si rifiutano di approfondire.
Dani propone di organizzare un qualche scherzo per tirarmi su di morale e insieme iniziamo la giornata.
Kaleb cerca di rovinarmela, ma Daniella lo mette al suo posto. La cerimonia dei diplomi fila liscia come l'olio, soprattutto quando il preside se ne va urlando.
Per qualche motivo, sento che questo potrebbe essere uno degli ultimi scherzi che io e Daniella facciamo insieme, ma non glielo dico. Me lo godo e basta.