Una figlia da uno sconosciuto

Brad Damon se ne stava in piedi con un gruppetto di uomini, sorseggiando champagne costoso e fingendo di interessarsi ai loro discorsi.

Anche in mezzo alla folla, spiccava come il sole.

Era alto, con capelli scuri e un fisico robusto che si notava persino sotto l'elegante completo.

I suoi vivaci occhi verdi facevano girare la testa a molte belle donne nella sala.

Annoiato, Brad diede un'occhiata all'orologio e aggrottò la fronte. Avrebbe preferito essere altrove.

Non gli andavano proprio a genio questi eventi di beneficenza. Di solito era sua nonna a parteciparvi, ma era a letto con l'influenza. Gli aveva chiesto di andare a New York al suo posto.

Sospirò. Come poteva dire di no alla donna che l'aveva cresciuto e sopportato per tanti anni?

Era stata lei ad affidargli l'azienda del nonno quando era stato abbastanza grande, rendendolo un uomo molto facoltoso.

Si era fatto le ossa diventando il miglior broker d'investimenti, facendo guadagnare bei soldoni ai suoi clienti.

Ora, a soli 30 anni, i suoi investimenti erano cresciuti così tanto che poteva permettersi di vivere di rendita.

Aveva comprato un ranch in Texas e ci aveva costruito un casone, assumendo gente per fare tutto al posto suo.

Ci aveva trasferito sua nonna e aveva persino assunto un'infermiera che vivesse lì per accudirla, anche se spesso sembrava più in forma di chiunque altro.

Guardando di nuovo l'orologio, decise che ne aveva abbastanza per una serata. Sarebbe tornato a casa l'indomani, ma fino ad allora, forse poteva svagarsi un po'...

Si guardò intorno, osservando tutte le donne. Le aveva sentite fissarlo per tutta la sera, sapendo che speravano tutte di essere notate e portate nel suo hotel.

Era noto come un dongiovanni sicuro di sé, ma le voci su come trattava le donne non sembravano fermarle dal desiderarlo.

Gli si avvicinavano, bramando qualsiasi cosa lui avesse da offrire, desiderose di finire a letto con lui, anche sapendo che sarebbe stato solo per una notte.

I suoi occhi vagarono tra la folla, e fu allora che la vide.

Cassie Green.

Il cuore iniziò a battergli forte e le mani gli si fecero sudate mentre la guardava aggirarsi con un vassoio, servendo drink.

Ripensò alla notte passata insieme nella sua stanza d'albergo. Erano davvero passati quattro anni?

L'aveva incontrata a New York quando lavorava in uno studio legale con cui stava facendo affari.

Indossava grandi occhiali che facevano sembrare enormi i suoi occhi nocciola e aveva i capelli raccolti in uno chignon sulla testa.

I suoi vestiti erano semplici, ma sapeva che sotto quegli abiti e occhiali si nascondeva una donna affascinante.

Nonostante avesse cercato di farle il filo, lei era silenziosa e timida e non rispondeva quando flirtava con lei.

Senza arrendersi, si era prefissato l'obiettivo di portarsi a letto la seria Cassie.

Ci vollero un paio di giorni, ma riuscì a convincerla ad andare a cena con lui.

Prenotò un tavolo al ristorante del suo hotel. Quando lei arrivò indossando un abitino nero, con i capelli sciolti sulla schiena e sulle spalle, il suo cuore quasi si fermò.

Era bellissima e lo faceva sentire molto eccitato. Sapeva di doverla avere.

Ordinò dello champagne e bevvero e mangiarono. Notò che più Cassie beveva, più si scioglieva, così ordinò una seconda bottiglia.

Finirono nella sua stanza d'albergo. Capì che era un po' intimorita, così andò piano, ma lei si rivelò molto passionale.

Le ore successive le passarono facendo l'amore in vari modi. Lei era desiderosa di imparare e si donò a lui più e più volte.

Adorava quanto fosse bagnata e stretta e il modo in cui inarcava la schiena, emettendo suoni. Era il miglior sesso che avesse mai fatto.

Ma poi, dopo il suo più grande piacere della notte, lei gli disse che lo amava.

Si spaventò. Brad Damon non faceva l'amore. Così, al mattino, mentre lei dormiva, fece la valigia, lasciò dei soldi sul tavolo e se ne andò in punta di piedi.

Volò di nuovo in Texas, pensando di aver evitato un guaio. Ma non riusciva a smettere di pensare a lei. Cassie gli era entrata nella testa.

Un anno dopo, tornò a New York all'ufficio dove si erano incontrati. Gli dissero che non lavorava più lì e non aveva lasciato un recapito.

Cercò di rintracciarla per settimane ma non ci riuscì. Alla fine dovette gettare la spugna. Era scomparsa.

E ora eccola qui, quattro anni dopo, con i lunghi capelli biondi sciolti sulla schiena, che indossava una gonna nera e una camicia bianca abbottonata, mentre serviva drink a un gruppo di uomini facoltosi.

Rimase di sasso mentre guardava Cassie voltare la testa verso di lui. Vedendo il suo viso diventare bianco come un lenzuolo, capì che lo aveva riconosciuto.

Lei si voltò e corse fuori dalla stanza, e lui fece per seguirla, ma una donna con un seno prosperoso e i capelli rossi gli si parò davanti, impedendogli di uscire.

Girò la testa di qua e di là, cercando disperatamente di vedere dove fosse andata Cassie. La donna dai capelli rossi non smetteva di blaterare, e alla fine la scostò delicatamente e si fece largo tra la folla verso una porta a vento.

Precipitandosi in cucina, chiese a tutti se sapessero dove fosse andata. Nessuno sembrava aver notato nulla, così chiese di vedere il manager.

«Ho bisogno dell'indirizzo di Cassie Green», pretese Brad.

«Mi dispiace, signore, non posso fornire queste informazioni», disse l'ometto, muovendo nervosamente i piedi. Era chiaro che non fosse contento della richiesta.

Sospirando, Brad tirò fuori il portafoglio e diede all'uomo una mazzetta di banconote. «Scommetto che questo aiuterà», disse piattamente, osservando il viso dell'uomo illuminarsi.

Non si meravigliava mai che le persone dicessero o facessero qualsiasi cosa se gli si mostrava un bel gruzzolo.