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Il matrimonio combinato

Capitolo 5

Nelle settimane seguenti, Julia e Blake trascorsero molto tempo insieme a divertirsi. Julia preferiva stare a casa di Blake, invece che da Alexander. Dal momento che non lavorava più, poteva dormire di giorno e godersi la notte.

Le serate erano fantastiche e quel giorno era molto stanca, ma aveva bisogno di altri vestiti così decise di tornare a casa.

Appena entrata, una cameriera la fermò. «Signora, deve pranzare con il signore e la sua segretaria».

«Proprio adesso?» Ribatté Julia infastidita.

«Sì, è per l'evento di stasera».

Julia andò a cercare Alexander.

Li trovò seduti fuori. Julia si avvicinò e si lasciò cadere pesantemente sulla sedia. Voleva sbrigare la faccenda in fretta.

«Buon pomeriggio, Julia», esordì Ava con tono altezzoso.

Ma Julia non badò a loro due. «Possiamo andare dritti al punto, così posso andare avanti con la mia giornata?»

Ava iniziò a parlare, e Julia cercò di ascoltare, ma le palpebre le si facevano sempre più pesanti.

«Julia?»

Alzò di scatto la testa. «Sì, ho sentito tutto».

Alexander inclinò leggermente il capo. «Non hai nemmeno sentito cosa ti ho chiesto».

Julia si alzò e afferrò il libro sul tavolo. «Non c'è bisogno di spiegare. Stasera sarò pronta… Voi due godetevela».

Tornò in camera e si mise a letto.

«Julia... Julia?»

La ragazza aprì gli occhi e si trovò davanti Alexander. «Cosa succede? Sono arrivati? C'è qualche problema?»

«Dovevo controllare che stessi bene. Hai dormito per sette ore senza muoverti. Devi prepararti per stasera».

«Sto bene, chiudi la porta quando esci».

Indossò un vestito corto e dei tacchi alti, si truccò e si pettinò, si mise del profumo ed era pronta per uscire.

Sarebbe andata all'evento da sola, e Alexander l'avrebbe raggiunta lì.

Una volta arrivata, si ricongiunse con il marito, e come sempre vide Ava seduta di fronte a lui.

Mentre Julia si avvicinava, sentì gli sguardi di tutti i presenti su di sé e si chiese se avesse fatto qualcosa di sbagliato. C'era qualcosa che non andava?

Anche Alexander si girò e la guardò dalla testa ai piedi. Sembrava sorpreso anche lui. Lo aveva messo in imbarazzo?

Arrivò al tavolo e Alexander si alzò per darle un bacio sulla spalla. Le allontanò la sedia e lei si accomodò.

Si guardò intorno in cerca di un cameriere, per poter prendere un bicchiere di champagne.

«Julia?»

«Sì? Ho fatto qualcosa di sbagliato?»

«Sei…» Alexander si interruppe.

Lei annuì, e quando vide il cameriere, gli fece cenno di avvicinarsi. Prese una flûte e bevve un sorso.

Julia si chiese se Blake fosse già arrivata e si guardò intorno nella sala.

«Tesoro?»

Si voltò verso Alexander e sorrise, ma la sua voce era brusca. «Cosa vuoi, adesso?»

«Chi stai cercando?»

«Perché ti interessa?»

«Sono tuo…»

«Sì, sì, lo so. Comunque non li conosci».

«Mettimi alla prova».

«Perché fai tante domande, stasera?»

«Va bene, come vuoi».

Alexander si girò di nuovo verso Ava e i due ripresero a parlare, poi Julia vide finalmente Blake. Le fece cenno di avvicinarsi.

Le due si abbracciarono e Blake si sedette accanto a lei.

Julia si avvicinò per sussurrarle all'orecchio: «È lei».

Blake annuì e si chinò per rispondere. «È carina, ma tu sei bellissima».

«Oh smettila».

«No, davvero, ti sei vista? Tutti nella sala ti stanno guardando».

«Divertente... Tutti tranne questo qui», fece un cenno verso Alexander.

Risero entrambe, e Julia fece segno al cameriere di portare dello champagne. Le due brindarono e si scolarono il liquido dorato.

Richiamarono il cameriere e gli dissero di lasciare la bottiglia al tavolo.

«È ora di iniziare», disse Alexander.

Blake fece per alzarsi per tornare al suo posto, ma Julia chiese: «Non può sedersi qui?»

«No», rispose Alexander brusco.

«Ok, allora vado con lei».

«No». La voce di Alexander era molto fredda, e la sua mano stringeva forte il ginocchio di Julia.

«Ci vediamo dopo», disse Julia a Blake.

Blake sorrise e andò al proprio tavolo.

Julia sentì Alexander toccarle i capelli ricci, e si girò per sorridergli.

Lui si chinò. «Peccato che la donna più desiderata qui appartenga a un uomo che non la vuole».

Le baciò la testa e si allontanò. Julia rimase scioccata da quelle parole così cattive. La stava prendendo in giro, ed era molto maleducato.

Gli mise una mano sul collo, e quando lui si voltò verso di lei, vide l'avvertimento nei suoi occhi.

Non le importava. Aveva detto lui stesso che era la donna più desiderata, quindi gli avrebbe dato pane per i propri denti.

Lo attirò a sé in un bacio molto intenso, e lui dovette per forza ricambiare.

La luce nella sala era soffusa, ma Julia sapeva che se qualcuno li avesse guardati, li avrebbe visti. Quando si allontanò, gli sorrise dolcemente.

Quel gesto gli avrebbe insegnato a non farla arrabbiare senza motivo.

Il discorso d'inizio evento finì, dopodiché tutti furono liberi di chiacchierare con chi volevano.

Julia vide che Alexander guardava Ava, la quale sembrava molto arrabbiata. Julia si alzò e andò al tavolo di Blake.

Chiesero dell'altro champagne. «Ho visto quello che è successo», disse Blake.

«Se l'è cercata», ribatté Julia.

«Perché?»

Julia raccontò a Blake cosa le aveva detto Alexander.

«Che stronzo».

«Non dirlo a me».

Le due risero. «Ho finito di parlare di lui e della sua ragazza», decretò Julia.

«Pensi che avrai mai un vero fidanzato?» Chiese Blake.

«Non lo so, forse. Voglio dire, io vorrei un marito, mentre chiaramente Alexander no. Dovrei tenerlo segreto come fa lui».

«Dovremmo lavorarci su».

«Julia».

La ragazza cercò di concentrarsi prima di voltarsi e vedere Alexander. La stanza ondeggiava un po'. L'alcol stava facendo effetto.

«Balla con me», le disse Alexander.

Julia sapeva di non poter rifiutare, così prese la mano di lui e insieme andarono in pista.

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