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Il figlio segreto del capo

Capitolo 3

CASSANDRA

Cassandra bussa piano alla porta del signor Rodriguez e sente una voce che dice: "Avanti". Inspira ed espira lentamente prima di aprire la porta ed entrare.

L'ufficio è due volte più grande di quello del signor Smith. Due sedie si trovano di fronte a una bella scrivania in legno lavorato a mano, dietro la quale c'è l'elegante giacca nera di un completo, appoggiata sullo schienale di una sedia da scrivania in pelle scura. Alla sua destra c'è un salottino e un mobiletto bar per le bevande, mentre sul tavolino al centro della stanza c'è una scacchiera. Le finestre a tutta altezza si affacciano magnificamente su Times Square.

Cassandra chiude la porta e si addentra nella tana della tigre con gambe tremanti. Si ferma davanti alla scrivania ma non vede nessuno, solo la splendida vista che ha di fronte.

"Signor Rodriguez?" Sussurra, ma nessuno risponde. Mette il fascicolo e la posta sulla scrivania ordinata e si gira per andarsene.

Una voce forte e maschile la ferma: "Dove crede di andare?"

Cassandra si gira così velocemente che quasi perde l'equilibrio. L'uomo in questione non si vede da nessuna parte, ma quella voce le suona stranamente familiare.

La sedia di pelle si gira lentamente e il colore scompare dal volto di Cassandra. Emilio...

Emilio è il suo capo.

Temendo che le ginocchia possano cederle da un momento all'altro, Cassandra si appoggia al divano più vicino. Quegli occhi meravigliosi la fissano. Lui è chiaramente scioccato quanto lei, ma è più sexy che mai, con la sua pelle olivastra, i capelli neri, gli occhi e le sopracciglia scuri, gli zigomi alti e i lineamenti cesellati.

E quella bocca... Ooh, quella bocca ha fatto miracoli sul suo corpo la notte della festa. Solo a pensarci le viene la pelle d'oca.

EMILIANO

Emiliano fissa la donna che un tempo gli ha fatto scaldare il sangue. È stata la prima ad accendere il suo desiderio con un semplice sguardo, l'unica il cui ricordo lo lasciava sudato e con un'erezione mattutina.

Quando era un adolescente e aveva appena scoperto i piaceri che il corpo di una donna può dare, Emiliano era stato spesso eccitato, ma da allora non era mai stato attratto sessualmente così tanto da una donna. Fino a Cassie, con la sua pelle chiara e i suoi bellissimi capelli rossi, con i suoi grandi occhi verdi, il nasino fino e la bocca dalle labbra piene, una bocca che aveva baciato e mordicchiato.

È bella come quando l'ha conosciuta, quando ha trovato piacere nel suo corpo formoso e lussureggiante, nei seni pieni e sodi che ha divorato. Anche adesso, il solo pensarci gli provoca un'erezione.

"Dannazione!" Emiliano borbotta sottovoce. Non è più quell'adolescente arrapato: deve controllarsi.

Cassie era anche la prima vergine che avesse mai avuto. Di norma non va a letto con donne inesperte perché sono piene di aspettative…

Si alza dalla sedia e gira intorno alla scrivania, fermandosi a pochi metri di distanza da lei: è alto un metro e ottanta e la sovrasta, considerando che lei è solo un metro e cinquanta. E da quella posizione gli sembra estremamente piccola, giovane e delicata.

CASSANDRA

Trovandosi faccia a faccia con il padre di Alex, l'uomo che pensava che non avrebbe rivisto mai più, Cassandra è a corto di parole. È ancora più chiaro quanto suo figlio abbia preso da lui.

"Emilio", mormora dolcemente.

"Cassie", ribatte lui.

È davvero lui.~

A Cassandra torna in mente la notte che hanno trascorso insieme. Il suo sguardo corre sul corpo atletico di lui e sente il suo reagire come la prima volta che lo ha visto.

Cosa farebbe se scoprisse di nostro figlio? Quell'uomo è il miliardario fondatore di una banca di fama mondiale. Mi porterebbe via Alex se sapesse la verità?
È sposato? Ha altri figli? ~Cassandra non lo pensa. Tutti in ufficio dicono che cambia le donne come cambia le mutande.

"Da quanto tempo lavora qui, signorina Miller?"

La domanda di Emilio e l'uso del 'Lei' la colgono di sorpresa. I suoi sensi sono in stato di massima allerta e il cuore le batte due volte più veloce del normale, ma lo guarda negli occhi. "Uhm... Otto settimane, signore".

"Le piace qui?"

"Sì", sussurra.

"Allora le consiglio di arrivare puntuale al lavoro. Odio le persone che non sono puntuali, soprattutto quando si tratte delle receptionist. È chiaro?"

"Sì, signor Rodriguez".

"Può andare".

Emilio torna a girare intorno alla scrivania e si siede, scorrendo la posta che lei gli ha portato. Per diversi secondi Cassandra rimane immobile, incapace di credere al suo atteggiamento freddo.

Alzando lo sguardo, Emilio, cioè il signor Rodriguez, la fissa. "Posso fare qualcos'altro per lei?"

Cassandra scuote la testa e si ritira rapidamente. Qualche piano più in basso cammina fino a raggiungere la sua scrivania senza riuscire a smettere di pensare a come sia stata trattata.

Cosa si aspettava? Che riprendessero da dove si erano interrotti? Che lui le chiedesse di continuare quello che avevano iniziato quindici mesi prima?

Una cosa è certa: lei non è il suo tipo. Gli uomini come lui non la degnano di uno sguardo. Quindi dovrebbe pensare a quello che è venuta a fare qui, cioè lavorare. E dimenticare il suo capo sexy che è anche il padre di suo figlio.

Durante la pausa pranzo fa una rapida ricerca su Internet. Emily le aveva dato il suo nome completo, Emiliano Alejandro Rodriguez, e digitandolo scopre che è molto presente sul Financial Times: è un uomo d'affari di successo, che ha fondato la sua banca undici anni fa, ad appena vent'anni, e ora possiede filiali in tutto il mondo, ma non ha né moglie né figli.

Cassandra tira un sospiro di sollievo, anche se in realtà non sa perché: lui non è nulla per lei.

Perché le aveva detto di chiamarsi Emilio e non Emiliano? Non c'è da stupirsi che la gente l'avesse guardata come se fosse pazza, quando aveva chiesto di lui.

Più si documenta e più è chiaro che la gente lo teme e lo rispetta in egual misura. Quest'uomo è pericoloso, e sicuramente non è il suo tipo: potrebbe evocare certe reazioni dentro di lei, ma non è qualcuno con cui oserebbe affrontare un testa a testa. Non sembra il tipo d'uomo che accetta un "no" come risposta o che lascia che qualcuno gli dica cosa fare.

In che cosa si è andata a cacciare la notte in cui è finita a letto con lui? Certo, l'alcol aveva fatto la sua parte, ma non era ubriaca. Sì, era stata attratta da lui, ma non aveva idea che fosse un uomo d'affari così importante.

I suoi pensieri vanno al figlio. "Oh, Alex", mormora.

"Cercare notizie sul proprio capo durante l'orario di lavoro non è accettabile".

Sentendo la sua voce, Cassandra salta in piedi così velocemente da far cadere il caffè dalla scrivania. Per fortuna è freddo, quindi non si brucia.

Fantastico,pensa.

"Cosa vuole sapere?" Le chiede lui. Il suo sguardo la inchioda al pavimento.

"Niente!" Sbotta lei.

"Non la paghiamo per fare ricerche su di me. Torni al lavoro".

E quando se ne va, Cassandra cerca di tenere sotto controllo il battito cardiaco prima di ripulire il disordine che ha combinato. Poi finisce il suo lavoro per il resto della giornata, non vedendo più Emilio, o Emiliano, o come cavolo si chiama, e alle 15:30 prende la sua borsa e si dirige verso l'ascensore. Un altro giorno è andato, per fortuna.Non vede l'ora di stringere suo figlio tra le braccia.

Jake, il contabile, la raggiunge in ascensore. È un bell'uomo, e se Cassandra fosse stata interessata sarebbe uscita con lui quando l'ha invitata, due settimane fa.

Entrano insieme nell'ascensore e le porte si chiudono. Lei lo guarda e sorride.

Lui ricambia il sorriso. "Come stai, Cass?"

"Bene. Tu?"

"Molto meglio adesso che ti ho vista. Non hai ancora cambiato idea riguardo a quell'appuntamento?"

Ma prima che Cassandra possa rispondere, vedono le porte dell'ascensore aprirsi di nuovo ed Emilio entrare. L'ascensore sembra improvvisamente piccolo e, come se non bastasse, lui si trova proprio accanto a lei.

Cassandra sente il suo corpo surriscaldarsi. Il dopobarba o la colonia del suo capo si mescolano così bene con il suo profumo virile… Sente che le dita dei piedi le si arricciano nelle scarpe.

"Signor Rodriguez", dice Jake.

"Jake. Signorina Miller".

Il corpo di Cassandra freme al suono della sua voce. Non risponde.

"Sto ancora aspettando una risposta, Cass", dice Jake.

"Non posso, Jake", risponde lei. "Ora non è un buon momento".

"E quanto mi farai aspettare?"

"Ti prego. I ragazzi sono l'ultima cosa che ho nella testa". Cassandra lancia quasi un'occhiata a Emilio, ma poi ci ripensa. Sente che quegli occhi scuri sono per qualche motivo su di lei.

"Almeno non hai detto 'no'", insiste Jake. "Aspetterò quando sarai pronta".

Le porte dell'ascensore si riaprono e Jake esce, lasciando Cassandra sola con Emilio. È consapevole di ogni centimetro di lui. Come può essere ancora attratta da quest'uomo dopo tanto tempo? Come può la sua presenza influenzarla ancora in questo modo?

Quando i suoi occhi si incontrano con quelli di lui, gli sente dire: "è contro la politica della banca che i dipendenti si frequentino. Spero che lei ne sia consapevole".

"Grazie per il consiglio. Farò in modo di non dimenticarlo, signor Rodriguez".

Cassandra sostiene il suo sguardo per un minuto intero e poi si volta a posare gli occhi altrove.

EMILIANO

Emilio non riesce a distogliere lo sguardo da Cassie, dal modo in cui il suo petto si alza e si abbassa a ogni respiro pesante. Sa cosa si nasconde sotto la camicetta che indossa.

Gli occhi gli si posano sulla pelle esposta del collo, dove il polso batte due volte più veloce del normale, e sa che lei è ancora influenzata dalla sua presenza. Quindi non è l'unico a sentire l'elettricità che crepita tra loro.

Di solito si annoia facilmente quando si tratta di donne - ecco perché ogni due settimane ne ha una diversa nel suo letto - ma Cassie è un mistero, una sfida: lo intrattiene e gli fa venire voglia di saperne di più, cosa che non gli era mai successa prima.

Con quelle curve deliziose e quel bel seno rotondo, non c'è da stupirsi che Jake ci abbia provato con lei. Lo farebbe qualsiasi uomo. Ma per qualche motivo il pensiero che un altro uomo tocchi il suo corpo sexy lo fa arrabbiare.

Vede che lei cerca di evitarlo e si chiede il perché. Tutto ciò che vuole è premere il pulsante di emergenza e seppellirsi profondamente dentro di lei. Qualsiasi donna che riesca ad attirare l'attenzione di Emiliano Rodriguez merita la sua totale attenzione e il suo tempo.

L'unico problema è che... È il suo capo.

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