Bexley è cresciuta con i nonni dopo la morte improvvisa dei suoi genitori adottivi. Ha sempre saputo di essere stata adottata, ma non ha mai conosciuto le circostanze della morte dei suoi genitori. Avendo bisogno di fuggire, ha lasciato la Foresta Nera non appena è stata abbastanza grande.
Ma anche dopo tutti questi anni e tutto il successo che ha ottenuto, c'è qualcosa che non va. Sente un'insoddisfazione che non riesce a scacciare. Quando arriva la notizia della morte della nonna, sceglie di tornare definitivamente nella Foresta Nera. Solo che non si rende conto che scoprirà che la popolazione della città è composta da lupi mannari... e le sorprese non finiscono qui.
TREYTON
Sto guidando senza meta in città, quando all'improvviso sento un brivido lungo la schiena. Avete presente quel tipo di brivido che vi fa tremare da capo a piedi e drizzare i peli sulla nuca? Ecco, proprio quello.
Di solito non porta mai a nulla di buono.
Mi chiedo se non ci sia una minaccia che si sta dirigendo da questa parte, un qualcosa a cui devo essere preparato. Scuoto la testa per liberarmi di tutti quei pensieri oscuri. Non tutte le sensazioni strane sono il preannuncio di sfortuna. Magari è in arrivo qualcosa di buono.
"Forse si tratta della nostra compagna".
Trasalisco prima di rispondere.
"Improbabile".
Da qualche mese, Seiko, il mio lupo, mi tartassa con questa storia di trovare una compagna, chiunque lei sia. Non è che io non l'abbia cercata in lungo e in largo, è solo che non l'ho trovata. Forse non vive nei dintorni oppure, nella peggiore delle ipotesi, è morta.
Succede… A volte i lupi non trovano mai i loro compagni predestinati perché questi sono già passati a miglior vita o si sono scelti qualcun altro. Se si è fortunati, la Dea della Luna concede una seconda possibilità di accoppiamento, ma è un evento piuttosto raro.
Per ricevere una benedizione tale bisogna essere degni agli occhi della Dea, quindi è più probabile che si finisca per trovarne uno scelto.
Mia madre non fa che spingermi a scegliere una compagna. Anche se non ho ancora trovato quella predestinata, il pensiero di doverla scegliere mi fa rabbrividire.
Sono subentrato come alfa del branco della Foresta Nera quattro anni fa, quando mio padre ha deciso di dimettersi e andare in pensione. Al tempo ero ancora molto giovane e l'incarico continua a essere difficile, ma grazie alla sua guida ho lasciato un segno nella comunità e il branco si fida di me. L'unica pecca è il non aver ancora trovato una compagna.
Un branco senza luna può sembrare debole agli occhi degli altri, infatti è per questo motivo che, di recente, diversi branchi hanno corso il rischio di sfidarmi.
Sfortunatamente per loro, hanno scoperto che sia io che il mio branco non siamo affatto deboli, anzi… siamo uno dei branchi più forti di tutto il nord e, quando troverò la mia luna, diventeremo ancora più potenti.
"Dobbiamo trovare la nostra compagna".
"Dannazione, Seiko, puoi lasciarmi in pace? Ti comporti come se non l'avessi nemmeno cercata. Non c'è e, per quanto mia madre lo desideri, non ne sceglierò una".
"Il branco sarà più forte con lei".
"Non credi che lo sappia anche io? Cosa vuoi che faccia? Che schiocchi le dita e la faccia apparire?"
"Sta arrivando".
"Chi, Seiko?"
Accidenti, si è zittito. Lo sento ritirarsi in fondo alla mente e lo vedo sdraiarsi con la testa appoggiata sulle zampe anteriori. Non importa, ho altre cose da fare, oltre a discutere con il mio lupo.
Quando entro nel vialetto del vecchio Hendrix, lo vedo seduto sul gradino d'ingresso con una birra in mano e la testa bassa. Ha appena perso la sua compagna, l'amore della sua vita. Quei due erano talmente legati da essere come burro e marmellata. Vederlo piangere la sua dolce metà mi fa soffrire.
Sebastian e Daphne Hendrix erano compagni predestinati. Da quando loro figlio è stato ucciso insieme alla compagna da un branco di ribelli, i due si sono presi cura della nipote. All'epoca Bexley aveva solo dodici anni. Quando gli Hendrix l'hanno accolta, io avevo appena iniziato l'addestramento alfa.
L'addestramento inizia in giovane età, di modo che, quando l'attuale alfa si ritira, il successivo è più che preparato a prendere il controllo del branco.
Appena compiuti diciassette anni, Bexley ha lasciato il branco per andare al college. Non sapeva nulla della nostra natura e del nostro stile di vita e, per quanto ne so io, non lo sa nemmeno adesso. Crescerla all'oscuro di tutto non è stato facile, ma, grazie all'aiuto di mio padre, Bexley non ha mai visto un lupo.
Nemmeno lei è umana, solo che non lo sa ancora.
È una lupa, una molto speciale. È stata affidata a Daphne, la madre adottiva, proprio per questo motivo. Bexley non scoprirà dell'esistenza della sua lupa finché non troverà un compagno e, prima che la sua lupa possa emergere, dovranno accoppiarsi e marchiarsi a vicenda.
Tutto questo perché Bexley è una discendente dei lupi originari ed è da lì che derivano i suoi poteri.
Nessuno saprà di che poteri si tratta, finché lei non troverà un compagno, liberando così la lupa. Fino ad allora, continuerà a essere un'umana e a non sapere nulla della nostra specie.
Vista la sua partenza, è stato facile tenerla all'oscuro, ma arriverà il momento in cui dovrà essere informata. Più diventa adulta, più è probabile che trovi il suo compagno.
Anche se i lupi si ammalano raramente, a volte succede. Per questo motivo, la morte improvvisa di Daphne ha sconvolto tutti e il povero Sebastian sta vivendo un momento molto difficile.
Temo che anche la sua, di morte, non sia troppo lontana. Di solito, quando un compagno se ne va, l'agonia e il dolore del lutto prendono il sopravvento sull'altro. Solo i più forti riescono a sopravvivere allo strazio di quella perdita.
"Ehi, vecchio mio, ce la fai a resistere?"
"A malapena".
"Che ne dici di venire a stare nella casa del branco per un po'?"
"No, non ce n'è bisogno".
"Seb, siamo tutti preoccupati per te e vorremmo vederti".
"Starò bene".
Mi lascio andare a un sospiro di frustrazione. È come parlare con un adolescente e cercare di ottenere qualsiasi tipo di informazione: finché non sarà pronto a parlare, non succederà. Così mi siedo sul gradino accanto a Sebastian, in silenzio, e aspetto che decida quando parlare, perché so che prima o poi lo farà.
Dopo un'ora e un paio di birre, finalmente apre bocca. Menomale, perché il mio sedere ha iniziato a intorpidirsi.
"Dovrai dirglielo tu, alfa".
"Dire cosa? E a chi?"
"A Bexley".
"Bexley?"
"Potrei non essere più qui per farlo io stesso e lei ha bisogno di sapere chi è e da dove viene. Si arrabbierà, questo è poco ma sicuro, ma dalle un po' di tempo e si ricrederà. Non si sa mai, alfa, potrebbe essere proprio colei che cerchi. Potrebbe essere la tua compagna".
Mi abbandono a una risata, ma vedo le orecchie di Seiko drizzarsi.
"Ho rinunciato a cercare la mia compagna, Seb. Inoltre, quando eravamo più giovani non c'era nulla tra noi… Quindi cosa ti fa pensare che ci sarebbe ora?"
"Allora eravate entrambi troppo piccoli. Nessuno dei due l'avrebbe saputo fino a quando non avesse avuto almeno diciotto anni. A quel punto Bex era partita per il college e tu eri così impegnato nell'addestramento alfa che non te ne importava nulla. Non fraintendermi, sei un buon alfa, ma all'epoca la tua attenzione era rivolta altrove".
"Bexley se n'è andata da molto tempo. Si è fatta una vita lontana da qui… Non la vedrò tanto presto. È meglio che venga a sapere chi è e delle sue origini da te, sei la sua famiglia. Accetterà meglio questo tipo di notizie da te, invece che da me".
"Oh, invece la vedrai".
"Cosa te lo fa pensare?"
"Sta tornando, alfa. E questa volta rimarrà qui per sempre".
"Cosa?"
"Sì, il suo arrivo è l'unica cosa che mi impedisce di seguire la mia preziosa Daphne".