Cristina C.
LAURIE
"Ehi, cosa c'è che non va? Sembri nervosa", chiese Macy accigliata.
"No, è solo che c'è un uomo laggiù che mi sta fissando e non so come comportarmi", spiegai, giocherellando con i miei capelli.
"È lì in piedi al bar; riesci a vederlo? Indossa un abito grigio scuro con camicia bianca e cravatta nera", continuai con esitazione.
"Sì, forse lo vedo. Oh, aspetta, no. È un uomo anziano? Mi sembra di vedere i capelli grigi?" rise in modo scherzoso.
"No, sono abbastanza sicura che quell'uomo non abbia i capelli grigi. Sono castano scuro, pettinati all'indietro".
"Wow, riesci a descriverlo molto bene", sogghignò.
"Oh, smettila", dissi ridendo.
"Comunque, non vedo nessuno che ti sta fissando. Sguardi occasionali, sì, ma al momento nessuno ti sta puntando, quindi puoi rilassarti".
"Di cosa state parlando, ragazze?" Michael tornò al nostro tavolo dopo essere andato alla toilette.
"Niente di che", gli sorrisi nervosamente.
"Okay, ho capito; voi due stavate spettegolando su di me, vero?"
"Sì, Macy mi ha detto che hai un bel culo".
Macy scoppiò a ridere e io mi unii a lei.
"Allora, beh, grazie per il complimento, Macy. Penso che anche tu abbia un bel culo, se vogliamo essere onesti su tutto", replicò lui con un ampio sorriso.
Oh, mio Dio, era così divertente. Il viso di Macy arrossì per l'imbarazzo.
"D'accordo, voi due, si capisce che vi piacete molto". Speravo che aprissero gli occhi e vedessero che erano perfetti l'uno per l'altra.
"Laurie, ti dispiace se porto la tua migliore amica a ballare?" chiese Michael in tono premuroso.
"No, affatto, è tutta tua". Gli sorrisi e poi rivolsi a Macy un'espressione rassicurante.
"Sei sicura?" chiese lei sottovoce.
"Sì, vai. Io aspetterò qui e mi divertirò a guardarvi".
"Sono felice di averti trascinata con me a questa festa. Oggi sei più divertente".
"Sì, per una volta hai fatto qualcosa di buono". Michael scoppiò a ridere alla mia risposta. Macy scosse la testa e poi sparirono insieme nella pista da ballo affollata.
Un sospiro mi sfuggì dalla bocca. Mentre bevevo un sorso di vino, sentii qualcuno in piedi dietro di me. Stavo per rovesciare il vino sul pavimento quando un uomo si schiarì la gola.
Mi girai per fissare quegli occhi castano scuro e rimasi per un attimo senza parole. "Ciao", mi salutò, continuando a fissarmi come se fossi l'unica donna sulla Terra.
Mi schiarii la voce e ricambiai il saluto con gentilezza. "Ciao".
La tensione tra noi era palpabile ora. Era lo stesso uomo che mi fissava dal bancone del bar. Cosa vuole da me?
"Non sei una gran chiacchierona", disse con impazienza.
"Nemmeno tu", ribattei seccata.
Alla mia risposta si accigliò e sulle sue labbra comparve un piccolo sorriso. "È vero", ammise in tono allegro.
Tornai rapidamente a scrutare la pista da ballo, sperando di scorgere Macy. Il suo sguardo mi innervosiva. Bevvi velocemente un sorso di vino.
"Ti faccio sentire a disagio, signorina...?"
"Mi chiamo Laurie e sì, mi metti a disagio". I suoi occhi vagavano su tutto il mio corpo e in particolare le mie labbra sembravano attirare la sua attenzione.
Quell'uomo era così affascinante da farmi sentire di nuovo come un'adolescente. Non riuscivo a pensare chiaramente. Le sue domande mi mettevano in difficoltà.
Stare accanto a lui era troppo per me.
Guardare i suoi splendidi occhi era la cosa più difficile in quel momento. Sentivo le guance arrossire sotto il suo sguardo penetrante, così guardai in basso e iniziai a giocherellare con le dita.
Era molto alto e di corporatura atletica. Il suo abito gli calzava perfettamente. Era un completo su misura, necessario per le sue braccia muscolose. Era chiaro che trascorreva molto tempo in palestra.
Riuscivo quasi a immaginarlo in pantaloncini con il torso nudo. Il sudore che gli colava dal petto fino al...
"Sei bellissima, Laurie. Hai anche un cognome?" mi chiese e in un batter d'occhio ero di nuovo alla festa in maschera, in piedi di fronte a quell'uomo misterioso.
"Preferisco tenere il mio cognome per me, e grazie, signor...?"
"Jeremy", rispose con un piccolo sorriso. Quell'uomo era carismatico da morire. Sapeva di poter attrarre qualsiasi donna in quella stanza semplicemente guardandola?
Le mie gambe avrebbero potuto sciogliersi sotto il suo sguardo misterioso. La sua maschera nera rendeva impossibile vedere tutto il suo viso, ma le sue labbra e i suoi occhi erano perfetti.
Con quegli zigomi ben definiti, avrebbe potuto essere un modello.
Sì, è sicuramente un modello, pensai tra me e me. Ridacchiai alla sua risposta. Anche lui non mi aveva rivelato il suo cognome.
"Vorrei ballare con te, se ti va", disse con fermezza, dandomi quasi l'impressione che non fosse una domanda, ma più un comando.
Lo guardai di nuovo negli occhi per vedere se nascondesse qualche cattivo intento, ma non riuscii a cogliere nulla. Anche senza la maschera, sarebbe stato comunque un uomo misterioso.
"Va bene", risposi fermamente a testa alta.
Che diavolo sto facendo? Perché non ho rifiutato? Potrei prendermi a schiaffi proprio in questo momento. Adesso dovrò ballare con lui. Mi starà vicino e mi toccherà.
Come farò a stare dritta tra le sue braccia se non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi per pochi secondi? Beh, suppongo che ora lo scoprirò.